Dopo lo spostamento della passata edizione ad Ottobre 2020, causa la pandemia da Covid, la corsa rosa torna nella sua classica collocazione nel calendario internazionale, tornando così ad essere uno degli appuntamenti più importanti e seguiti della stagione ciclistica.
Edizione numero 104 quella partita l’8 Maggio da Torino con breve cronometro individuale, per concludersi anche il 30 Maggio con una prova contro il tempo.
21 tappe, per un totale di 34709.9 km, attraverso lo stivale con la consueta alternanza di tappe adatte ai velocisti, frazioni intermedie per le fughe da lontano ed i sempre tanto attesi arrivi in salita, terreno di scontro per i pretendenti al successo finale.
Uno dei punti più a sud di questa edizione della corsa rosa sarà l’ottava tappa, in programma sabato 15 Maggio, con partenza da Foggia ed arrivo a Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento.
Classica tappa appenninica, lunga 170 km, molto mossa e con pochissimi chilometri pianeggianti, caratterizzata da una salita molto lunga e dall’arrivo al termine di uno strappo finale molto impegnativo. Prima parte della frazione abbastanza tranquilla, caratterizzata dal transito su strade a scorrimento veloce e con una sede stradale molto larga ed in prevalenza rettilinea, fino al traguardo volante di Campobasso.
Attraversato il capoluogo della regione Molise, i corridori si dirigeranno verso il Massiccio del Matese, dove inizieranno la lunga scalata dell’ascesa di giornata, la salita di Bocca della Selva.
Salita che misura quasi 19 Km, al termine dei quali sarà coperto un dislivello di 876 m. Pendenze dunque non proibitiva per gli uomini di classifica, attorno al 5%, ma con qualche punta del 10% nella parte centrale della salita, dove chissà se ci sarà qualche tentativo di allungo tra gli scalatori.
Una volta scollinati, ai 1392 m, giù in picchiata in una lunghissima discesa che termina a 10 km dal traguardo, poco prima del gran finale di giornata.
Il duro strappo finale inizia a 3 km dal traguardo, ed i pochi corridori rimasti a giocarsi il successo di tappa troveranno subito pendenze sempre attorno al 10%, con punte anche superiori.
Nell’ultimo chilometro si entra nell’abitato di Guardia Sanframondi, con pendenze leggermente inferiori, ma l’ultimo strappo, a 400 metri dall’arrivo potrebbe essere decisivo per il successo di tappa.
Frazione dicevamo mossa, adatta magari a qualche tentativo di fuga da lontano, ma che potrebbe presentare una corsa nella corsa, rappresentata dalla battaglia tra i big della classifica generale, che ambiscono a portare a casa il successo della corsa rosa e potrebbero tentare qualche attacco, per saggiare la propria condizione, ma soprattutto quella degli avversari. Si prospetta come sempre grande spettacolo sulle strade del Giro, quello spettacolo che solo uno sport di sudore e sacrificio come il ciclismo sa regalare, sperando in qualche bella soddisfazione dagli atleti italiani.