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Il gatto e il gioco: l’importanza della stimolazione

Il gatto è per natura un animale energico, curioso e ha bisogno di costanti stimolazioni giocose per restare sano e felice.

Attraverso dei segnali del corpo, il gatto è spesso in grado di far capire ai propri amici umani quando vuole giocare. Tra questi segnali, però, vi possono essere anche quelli negativi, caratterizzati da ansia e stress. I segnali di un gatto stressato, possono essere molteplici, ecco perché occorre saper individuare le cause per poterne curare gli effetti, poiché a lungo andare possono degenerare e sfociare in una forte depressione.

Una delle principali cause dello stress nella vita del gatto è detta “attività da compressione”, ovvero la frustrazione dovuta alla costrizione in spazi chiusi. I gatti che stanno in casa sono infatti quelli che più soffrono di ansia e di frustrazione proprio per mancanza di stimoli. Facendo delle rapide corse per la casa, mostrano l’espressione della loro sofferenza perché non hanno la possibilità di esprimere il loro innato bisogno ed istinto di caccia.

Ecco perché è importante tenere occupati i gatti e giocare con loro il più spesso possibile, per ridurre il loro carico di stress.

Oltre ai giochi acquistabili nei negozi per animali, che si possono utilizzare facilmente per far sì che il tuo gatto si diverta (come tiragraffi, peluche, giocattoli sonori, ecc.) si possono anche realizzare giochi fatti in casa:

  • rotoli di carta igienica;
  • palline: si possono realizzare con del cartone o con dei gomitoli di lana;
  • la corda e lo spago sono altri due elementi fondamentali per creare giochi per i nostri amici, aggiungendo alle estremità delle cannucce, dei bastoncini di legno, dei fili di carta da regalo e altri oggetti colorati, formando una specie di “canna da pesca” che attirerà il gatto in salti nel tentativo di addentarle;
  • infine il vero “must” dei giochi economici per gatti sono le scatole di cartone. Lascia una scatola aperta sul pavimento, in modo che il tuo piccolo amico possa entrarci e metti all’interno un giochino colorato oppure delle crocchette, e poi crea dei buchi ai lati per attirare il gatto al tentativo di estrarre quello che c’è dentro.

 

Dora Caccavale
Dora Caccavale
Nata a Napoli (classe 1992). Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Autrice del libro "Lettere di Mattia Preti a Don Antonio Ruffo Principe della Scaletta" AliRibelli Editore. Organizzatrice di mostre ed eventi artistici e culturali. La formazione rispecchia il suo amore per l'arte in tutte le sue forme. Oltre alla storia dell'arte ha infatti studiato, fin da bambina, danza e teatro. Attualmente scrive per la testata XXI Secolo.