I vostri figli faticano ad addormentarsi e voi vi sentite sfiniti. Avete provato di tutto: chilometri con il passeggino per cullarli, giri in macchina, sciroppi calmanti, ma niente da fare. Talvolta può accadere che si siano addormentati per risvegliarsi qualche minuto dopo e proseguire così per tutta la notte. Siete stressati e non sapete più come comportarvi. La soluzione c’è e si chiama “educazione al sonno” e permette di far addormentare i vostri bambini anche quando non vogliono.
I consulenti del sonno sono degli esperti che hanno studiato dei metodi che permetteranno al bambino di gestire in autonomia i suoi risvegli notturni fisiologici grazie alla riscoperta della sua naturale capacità di addormentamento. Ogni bambino è un mondo a sè e quindi la consulenza non potrà che essere personalizzata. In generale, però esistono alcune regole universali che possono aiutare tutti i genitori a far addormentare prima i propri figli.
L’orario è fondamentale. I genitori dovranno mettere a letto il piccolo tra le 19.30 e le 20.30. In quest’ora infatti la produzione di melatonina raggiunge il picco e il bambino sarà dunque più predisposto naturalmente a rilassarsi. Il relax è importante. Il bambino non dovrà scatenarsi troppo prima di andare a letto, altrimenti sarà poco rilassato. Un bambino rilassato dormirà molto meglio e più a lungo.
Se riuscite ad insegnare ai vostri figli ad addormentarsi da soli ovvero senza carillon, latte, ciuccio,ecc., loro riusciranno a gestire più autonomamente i fisiologici risvegli notturni. Sembra più produttivo invece creare una routine del sonno. Ogni sera il bambino dovrà ripetere le stesse azioni, in modo da comprendere automaticamente che si sta avvicinando il momento di dormire. Un esempio può essere cena, bagnetto, favole o ninna nanna.
Tutti sanno che i bambini molto piccoli dormono meglio a pancia piena. Sentirsi sazi concilia il sonno e quindi perchè no, magari un pò di latte prima della nanna non può fare che bene. Se vostro figlio piange e non vuole saperne di addormentarsi, potreste rassicurarlo con la vostra voce e le vostre carezze. L’importante è non lasciarlo solo, il bambino sentirà la vostra presenza e si calmerà.