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Riaperture: la battaglia politica si concentra sul coprifuoco alle 23

Il nodo da sciogliere più significativo per le aperture sarebbe l’ orario del coprifuoco.

In una maggioranza variegata, fatta di molteplici differenze politiche, difficile  mettere tutti d’accordo.

Ecco la missione del Premier Draghi e del comitato tecnico scientifico; trovare il giusto equilibrio tra salute e riaperture.

Diversi i pareri della politica, che sostanzialmente si divide in due macro blocchi: quelli per le riaperture e una parte, più prudente, che chiede di procedere per gradi.

Oggi prevista una nuova riunione del cts, per decidere le linee guida delle riaperture, previste a partire dal prossimo 26 aprile.

Tra i tanti temi affrontati gli spostamenti tra le regioni, non solo del medesimo colore ma anche di grado di rischio più o meno elevato, le scuole e l’orario del coprifuoco.

Dal punto di vista degli spostamenti in attesa del greenpass si ipotizza l’utilizzo di un autocertificazione ad hoc, specie quando ci si muove tra regioni rosse e/o arancioni.

La scuola, invece, resta motivo di contrasto tra lo stato e i governatori di molte regioni italiane, i quali sottolineano come la decisione di tornare in classe dovrebbe viaggiare parallelamente all’ incremento del servizio di trasporto pubblico. Il rischio, sottolineano governatori e presidi, è che con un numero di studenti molto elevato su bus e metro la curva del contagio potrebbe subire un’ennesima impennata.

Ma il vero nodo da sciogliere tra le forze politiche è nell’orario del “tutti a casa”.

Per il leader della Lega, Matteo Salvini, l’ora del coprifuoco dovrebbe essere spostato alle 23. Questo per dare la possibilità ai ristoratori di gestire meglio il proprio lavoro e in qualche modo cominciare a lavorare di più anche con il turno serale.

Dello stesso parere anche alcuni esponenti del partito Italia Viva.

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, il coprifuoco sarebbe da abolire completamente.

Di modificare l’orario de coprifuoco, comunque, non se ne parla almeno sino a metà maggio.

Attesa per questa sera la decisione del comitato tecnico scientifico.