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Esce il nuovo brano dei Rolling Stones : “Brown Sugar”

Il 16 aprile del 1971 il mondo ascoltava per la prima volta il famoso brano dei Rolling Stones Brown Sugar“, che anticipava il nuovo album del gruppo britannico.

Il brano divenne rapidamente un successo e scalò le classifiche di tutto il mondo, posizionandosi tra le prime posizioni: numero uno nella classifica Statunitense, in quella canadese, in Olanda, in Svizzera, in Germania, in Austria e ovviamente in Gran Bretagna.

Il brano fu scritto da Keith Richards e Mick Jagger (principalmente lui), e verrà posto come primo singolo del nuovo brano in uscita, il nono per l’esattezza, intitolato ” Sticky Fingers“.

La stesura del brano cominciò però anni prima, parliamo del 1969, Mick Jagger era impegnato in Australia con le riprese del film che lo vedeva protagonista, “ I fratelli Kelly” del regista Tony Richardson.

Il brano venne anche registrato in studio, ma venne pubblicato solo successivamente a causa di questioni legali inerenti al copyright.

Ce n’ho una nuova anch’io. Non c’è ancora il testo, ho solo qualche verso in testa…si chiama Brown Sugar, e parla di una donna che si fotte uno dei suoi servitori neri. 

All’inizio l’avevo chiamata Black Pussy, ma poi ho pensato che fosse un titolo un po’ troppo diretto, un po’ troppo esplicito“- così affermava Mick Jagger nel 1969 a proposito del brano in preparazione. Le parole vennero riportate dallo scrittore Stanley Booth nel suo libro intitolato ” Le vere avventure dei Rolling Stones“.

Mick Jagger rivelerà successivamente di aver pensato all’allora fidanzata segreta Marsha Hunt, madre del suo primo figlio. 

All’uscita del brano, il testo della canzone è stato oggetto di pesanti polemiche da parte di critici e fan: il testo pone in interesse argomenti scabrosi come il sesso interraziale, lo schiavismo, il cunnilingus, lo stupro, e in modo più ” delicato” il sadomasochismo, la perdita della verginità e l’eroina. 

Il tutto è adornato da una composizione musicale davvero spettacolare ovviamente: il brano è introdotto da un pesante riff di chitarra elettrica, dopo poche battute c’è l’entrata della batteria, del basso, della chitarra ritmica e del sassofono tenore;  quest’ultimo in particolare è lo strumento protagonista di un assolo dal minuto 1:38 fino al minuto 2:07.

Esiste anche una versione alternativa, registrata il 18 dicembre del 1970 agli Olympic Studios di Londra. Questa versione vede la presenza di Al Kooper al piano e di Eric Clapton alla chitarra slide.

 Il brano è considerato uno dei più grandi successi del gruppo britannico, insieme a canzoni come Jump Back, Forty Licks e GRRR.