Finalmente la legge sull’assegno unico è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Stiamo parlando di una nuova misura di sostegno per le famiglie che il governo vuole far partire il giorno 1° luglio, andando a rafforzare i contributi per il sostegno dei nuclei familiari con famiglie a carico.
L’assegno unico: cos’è?
Assegno unico: i requisiti di accesso
Per quanto riguarda i requisiti di accesso all’assegno unico, possono richiederlo tutti i cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea. E’ possibile richiedere anche se si è titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE. L’assegno è previsto anche per i titolari di partite IVA.
La legge però va a sostituirsi ad alcune riforme già esistenti come il bonus bebè, il premio alla nascita o all’adozione, il Fondo di sostegno alla natalità, le detrazioni Irpef per i figli a carico, gli assegni per il nucleo familiare.
L’Italia uno degli ultimi paesi in Europa per il sostegno delle famiglie
L’Italia è decisamente al di sotto della media europea per quanto riguarda i sostegni economici alle famiglie con figli. Nel 2017 infatti la spesa pubblica per il sostegno delle famiglie era pari all’ 1,1% del Pil contro la media europea del 2,2%. L’incremento delle risorse economiche per lo stanziamento dell’assegno unico sarà pari a 6 miliardi. In questo modo l’Italia si avvicinerebbe di più agli standard europei raggiungendo il valore dell’1,5%. Il nostro paese passerebbe così dalla venticinquesima posizione alla diciottesima nella classifica dei paesi europei che spendono più risorse per le famiglie.