Il 9 aprile uscirà in cd e su tutte le piattaforme di streaming ‘Morsa’ primo album da solista di Serena Altavilla.
Si tratta di una trasposizione in chiave musicale di un viaggio autobiografico tra deja-vu e fantasmi passati, presenti e futuri. Comprende dieci tracce in cui l’artista canta scenari variegati ma anche personali, che sono a metà strada tra il reale e l’onirico.
Dal 2005 la cantante con radici pugliesi e residente a Prato si è fatta conoscere come fontwoman dei Blue Willa e successivamente dei Solki. Con entrambe le formazioni ha pubblicato vari dischi e si è resa celebre sia in Italia che all’estero. L’artista però è famosa specialmente nel panorama alt-rock.
Possiamo definirla un’artista eclettica nel cui repertorio coesistono punk, musica dalla tradizione popolare e d’avanguardia.
Serena Altavilla ha collaborato sia in studio che dal vivo con Calibro 35, Mariposa, La Band del Brasiliano, Tundra Orbit e il Complesso di Tadà. Adesso però inizia finalmente il suo percorso da solista con l’album ‘Morsa’, dove la fragilità è punto di rottura ma anche di rinascita.
Dall’album è stato estratto il primo singolo ‘Epidermide’, con un videoclip creato da John Snellinberg e diretto da Patrizio Gioffredi, che ha ambientato tutto in un minimale set teatrale dove l’artista interagisce con il suo doppelganger interpretato dall’attrice e regista Livia Gionfrida.
Con questo album Serena Altavilla lascia il rock, non si sa se temporaneamente o definitivamente “Anche quando facevo rock, la melodia era sempre al centro dei miei brani. Il mio era un rock per certi versi sperimentale, alla ricerca di qualcosa di nuovo dove però il filo conduttore era sempre la melodia” questo, dichiara Serena, è il suo rapporto con la musica.
Per quanto riguarda il titolo dell’album accenna alla caratteristica comune dei pezzi che lo contengono: essi hanno un suono morbido ma al tempo stesso anche aggressivo.