Piaggio oggi celebra 75 anni della sua esistenza nei mercati automobilistici globali con l’introduzione di nuovi modelli in edizione speciale del marchio consociato di scooter Vespa. La casa automobilistica italiana ha rivelato due varianti in edizione speciale basate sui rivestimenti Vespa GTS e Vespa Primavera e la serie è stata nominata 75°.
Gli scooter saranno disponibili sia nelle versioni 125cc che 300cc, saranno in vendita questo mese e rimarranno in vendita solo per tutto l’anno. Questi modelli in edizione speciale presentano cosmetici aggiornati che li rendono unici. Altrimenti, sono simili ai modelli normali. Ma parliamo del compleanno della prima Vespa, era il 29 marzo 1946 quando è stata presentata al mercato.
75 anni dalla nascita della prima Vespa, il motociclo rivoluzionario
Circa 75 anni fa veniva presentata al mercato la Vespa, un modello di scooter della Piaggio che, nel tempo, diventerà famosa a livello universale e un simbolo per indicare il design italiano. L’idea sostanzialmente era di creare un motociclo a scocca portante, idoneo all’uso di tutti i giorni ed abbordabile per tutti. La sua economicità, semplicità progettuale, praticità e la sicurezza saranno le basi su cui lo scooter otterrà sempre più approvazioni.
“Chi Vespa mangia le mele!”, lo storico slogan pubblicitario della Vespa.
L’obbiettivo nella riproduzione della “Vespa” non era sicuramente quello di avviare una casa motociclistica, Enrico Piaggio voleva solo trovare una momentanea produzione alternativa, una produzione che consentisse all’azienda di superare le inevitabili secche del dopoguerra per poi riprendere la propria tradizionale costruzione aeronautica.
La prima idea della Vespa risaliva a due anni prima, con l’MP5 Paperino. Il nome di quest’ultimo era associato in analogia alla Topolino, la prima auto del popolo. Sostanzialmente entrambi erano di facile accesso per tutti. Il nome fu poi modificato in quanto lo scooter visto dall’alto appariva come una vespa. Alla vista del prototipo, Enrico Piaggio esclamò “sembra una vespa!” e Vespa fu.
Per fare qualcosa di realmente innovativo scelse un uomo che detestava le motociclette, Corradino D’Ascanio. D’Ascanio modellò la posizione di guida prendendo in considerazione il disegno di un uomo comodamente seduto su una poltrona. In questo modo una guida continua non poteva risultare molto affaticante.