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Ottaviano: sequestrati 220 tonnellate di pellet

Nel corso di due interventi differenti, tra Ottaviano e Terzigno, il Comando provinciale della Guardia di Finanza è riuscita a porre sotto sequestro 200 tonnellate di pellet ed un autolavaggio abusivo.

Ottaviano – sequestrati 200 tonnellate di pellet

Nella prima operazione, avvenuta ad Ottaviano, le Fiamme Gialle hanno individuato in pieno centro un immobile di 600 m². All’interno dell’immobile sono stati rinvenuti circa 13.000 sacchi di pellet pronti per essere distribuiti e venduti.

Il titolare dell’attività, sprovvisto di autorizzazioni di conformità edilizia e urbanistica, è stato immediatamente denunciato. Tra le altre autorizzazioni mancanti vi erano le certificazioni antincendio, che hanno aggravato la situazione dell’uomo dato che il locale commerciale dove vi era stata depositata la merce era destinato allo stoccaggio di materiale infiammabile.

L’inadeguatezza dei locali nell’essere utilizzati come deposito per un simile quantitativo di pellet – circa 220 tonnellate – e senza alcuna autorizzazione, ha portato ad una situazione di potenziale pericolo per l’intero circondario. il deposito abusivo scoperto ad Ottaviano si trova infatti in una zona molto popolata, nelle vicinanze di una delle principali vie della cittadina vesuviana, andando a creare così un fattore di pericolo per gli abitanti e i passanti.

Terzigno – Scoperto autolavaggio abusivo

Allo stesso modo, nel corso della seconda operazione, le Fiamme Gialle sono riuscite ad identificare e sequestrare un’altra attività illecita.

Ad insospettirli è stato il continuo via vai di auto e persone presso un edificio a Terzigno. Qui la stessa Compagnia che ha smantellato il deposito ad Ottaviano, ha scoperto un’attività di autolavaggio abusiva. Anche questa priva di qualsiasi autorizzazione.

Ad aggiungersi all’attività abusiva è stata la scoperta che quest’ultima sversava le acque reflue dei lavaggi all’interno di un pozzetto scollegato dalla rete fognaria.

Il gestore è stato denunciato per violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché per illecito smaltimento di rifiuti. L’area e l’immobile utilizzato, di circa 200 m², sono stati sequestrati insieme alle attrezzature e ai rifiuti prodotti.