La situazione pandemica non accenna a retrocedere e i contagi aumentano un pò in tutte le regioni.
Oggi si è appreso che la Campania torna ufficialmente in zona arancione, da domenica.
Situazione da non sottovalutare, servono prudenza ed attenzione
In realtà, già oggi pomeriggio, nella consueta diretta Facebook del venerdì, il Presidente Vincenzo De Luca, aveva parlato di situazione ingestibile e piuttosto preoccupante.
Complice il bel tempo dei giorni scorsi, tantissime persone si sono riversate in strada, soprattutto sul lungomare della Campania. Tutto ciò nella completa assenza di forze dell’ordine che avrebbero dovuto monitorare la situazione.
“Migliaia e migliaia di persone in mezzo alle strade, nessun rispetto delle regole. Chi controllava? Qui ormai il controllo in Italia non esiste più, nessuno controlla più nulla, dovremo contare solo sul senso di responsabilità dei cittadini”. Ha sottolineato il Presidente De Luca, oggi pomeriggio.
Una situazione grave, sulla quale bisogna porre molta attenzione.
Nel discorso di questo pomeriggio, De Luca, ha fatto il punto della situazione epidemiologica in Campania, dove la cosiddetta fase uno della campagna vaccinale, ha avuto inizio, seppur a rilento.
A tal proposito infatti, il Governatore campano ha dichiarato: “In Campania stiamo completando la fase 1 delle vaccinazioni. Abbiamo somministrato 285mila dosi di vaccino. Per il personale socio-sanitario finiremo solo a fine febbraio. Abbiamo iniziato anche con gli ultraottantenni. Ne abbiamo già vaccinati 15mila, per quanto riguarda la prima dose. Ad oggi in Campania sono soltanto 105mila le persone che hanno ricevuto già le due dosi di vaccino. Contiamo di avere per la prima settimana di aprile circa 500mila persone vaccinate in Campania, se tutto va come deve andare. Dobbiamo arrivare a 4 milioni e 600mila euro, ma con questo ritmo, se non arrivano i vaccini, ci metteremo 2/3 anni per vaccinare i nostri cittadini“.
Covid-19: i contagi non accennano a diminuire
Oramai è chiaro, la situazione sanitaria sta peggiorando, e l’indice di contagio aumenta in ogni regione.
Continui gli appelli delle istituzioni, nelle ultime settimane, che invitano a restare a casa e ad evitare assembramenti, o uscite non indispensabili.
Dunque, la Campania, l’Emilia Romagna e il Molise passano dalla zona gialla a quella arancione da domenica 21 febbraio; Lazio e Lombardia restano invece in zona gialla. Nessuna regione in zona rossa, né zona bianca, come auspicava l’Emilia Romagna.
La preoccupazione principale è quella di un nuovo blocco economico, nei confronti del quale però Vincenzo De Luca, garantisce forte attenzione e vicinanza al settore, fortemente in crisi.
Ricordiamo che passando in zona arancione, saranno consentiti solo asporto e delivery e non più il consumo ai tavoli.
Naturalmente, nelle ultime ore, costante è l’attenzione al contagio ma soprattutto alle varianti, con un controllo analitico. Così come affermano gli esperti, ormai da mesi, il Coronavirus è mutabile e questo rende piuttosto complicato il monitoraggio.
Ulteriori problematiche da non sottovalutare, soprattutto in una situazione già fortemente compromessa, sono la densità abitativa della Campania, notevolmente alta, ed una congestione urbana tra le più intense d’Europa.
La cura e i vaccini stanno migliorando la loro performance, ma gli effetti si vedranno col tempo.
Come ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca, serve una vera e propria strategia di controllo per evitare i contagi. A tal proposito non sono mancate le considerazioni nei confronti del nuovo Presidente Draghi, reo di non dare il giusto peso al Sud e di proporre soluzioni che non migliorano la situazione pandemica.
Non resta altro che attendere ulteriori sviluppi, in particolar modo nelle prossime settimane, ed attendere i tanto auspicati risultati che faticano ad arrivare.