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Musei riaperti, piano per tutela dei lavoratori dei musei

Musei riaperti : il piano per la tutela dei lavoratori museali.

L’inattività dovuta all’imperversare della pandemia e i frequenti lockdown hanno messo quasi al tappeto tutto il comparto culturale.

E con esso tanti lavoratori come i dipendenti del Mibact e delle società private o del terzo settore, ai quali non sempre è stato garantito un supporto economico negli ultimi mesi.

Per questo il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, ha firmato il 21 gennaio scorso decreto ministeriale per tutalera tutti i lavoratori degli istituti e dei luoghi della cultura danneggiati dalle misure restrittive per contenere la pandemia.

“In vista delle misure di rilancio – ha dichiarato Franceschini – si rafforza così il dialogo e il confronto già intrapreso dal Ministero per la definizione degli interventi di ristoro”. Il Tavolo è stato presieduto inoltre dal direttore fenerale musei Massimo Osanna più tutte le organizzazioni sindacali e delle associazioni a tutela dei lavoratori.

Nelle regioni a zona gialle da lunedì scorso sono stati riaperti alcuni Musei Campani con ingresso libero per due settimane. Hanno riaperto inoltre le Gallerie degli Uffizi dal direttore Eike Schmidt.

Come si apprende dal Mibact

 

Franceschini: impegno significativo per non lasciare fuori nessuno

“È di oltre 11 miliardi di euro il valore delle misure varate dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per contrastare gli effetti drammatici della pandemia nei settori del turismo e della cultura. Un impegno significativo che ha interessato tutti i settori di competenza partendo dalle categorie più colpite, per non lasciare fuori nessuno”. Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nel giorno in cui il Mibact ha pubblicato sul proprio sito le slide delle misure varate sin dai primi giorni della pandemia.
“Agli oltre sessanta provvedimenti del Mibact dal valore di 11 miliardi di euro – sottolinea il ministro – si sommano le misure di carattere generale: dalla cassa integrazione ordinaria e speciale ai fondi integrativi salariali, dai contributi a fondo perduto corrisposti dall’Agenzia delle entrate in base ai codici Ateco settoriali, ai Tax credit speciali per le spese COVID, fino alle misure del Dl liquidità a supporto e garanzia delle imprese. Un’attività che ha impegnato notevoli risorse umane e finanziarie e che proseguirà fino a quando questi due settori strategici non avranno superato la crisi”.

https://www.beniculturali.it/evento/aperturadeimusei