Dipingere è una vera e propria terapia. Esiste un ramo della psicologia chiamato psicologia dell’arte, questa disciplina si occupa di indagare e spiegare i processi psicologici coinvolti nelle esperienze di creazione e dell’apprezzamento dell’opera d’arte.
Come settore specifico la psicologia dell’arte nasce nella seconda metà dell’Ottocento.
Tra i più importanti fondatori troviamo Gustav Theodor Fechner, con i suoi “Elementi di psicofisica“ cioè lo studio sperimentale fra il rapporto che intercorre fra stimoli fisici e le relative esperienze psicologiche. Poco dopo vennero gettate le basi metodologiche e teoriche dell’estetica sperimentale, applicata al prodotto artistico. Studiando le sensazioni di gioia o dolore di fronte ad uno stimolo artistico.
Dipingere fa bene a tutte le età! La pittura ha il forte potere di ridurre lo stress, da bambini così come da adulti. Praticare il passatempo della pittura suscita calma e benessere. Stimola le aree del cervello associate alle abilità senso-motorie e alla creatività.
Lo psicologo Carl G. Jung studiò gli effetti benefici che avvenivano nella colorazione dei Mandala. I Mandala rappresentano una vera e propria “terapia dell’anima”. Colorarlo rappresenta una meditazione che permette di ritrovare il proprio centro, mettendosi in contatto con la propria interiorità.
Oltre a ridurre lo stress, dipingere migliora la comunicazione attraverso la piena espressione delle proprie emozioni e dei sentimenti. Migliora la motricità: il cervello è in movimento. Con il disegno e la pittura vengono stimolati entrambi gli emisferi del cervello (destro e sinistro). Il destro che ha a che fare con le emozioni e la creatività; quello sinistro basato sull’aspetto logico e razionale.
Il cervello libera la creatività e l’immaginazione.
Dipingere migliora anche l‘autostima, anche se con piccoli risultati ci sentiremo appagati. Migliora la concentrazione, così come leggere un bel libro ci rende estranei dal mondo circostante.
La pittura permette di allontanarci dall’ambiente esterno e focalizzare la nostra attenzione sulla nostra “opera”.
Sentiremo una sensazione di relax , data dalla pace fra mente e cuore.
“La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che a visto” -Pablo Picasso
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