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Dieta: è nocivo cuocere con l’olio extravergine d’oliva?

Spesso si crede che l’olio extravergine d’oliva faccia molto male e che favorisca l’insorgenza di malattie più o meno gravi. Fa veramente male seguire una dieta che prevede l’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva?

Partendo dal presupposto che qualsiasi esagerazione provoca danni a prescindere, Un’indagine sul Journal of Medical food intitolata “Food fried in extra-virgin olive oil improves postprandial insulin response in obese, insulin-resistant women”, ha asserito che una volta a settimana l’olio evo porta benefici, in particolare apporta vantaggi sullo stimolo metabolico ed epatico. Un altro aspetto positivo riguarda la riduzione della glicemia, grazie alla produzione di amidi resistenti.

Risulta però fondamentale osservare alcune regole, affinchè l’olio evo possa avere effetti positivi sul nostro organismo. Alla base di tutto c’è l’utilizzo di olio di alta qualità che derivi dalla spremitura del frutto, onde evitare che solventi chimici possano alterare il prodotto. Dunque evitare oli vegetali è importante in quanto contengono acidi grassi trans ed idrogenati.

Inoltre la temperatura dell’olio non deve superare i 210 gradi. Infatti, la cottura superiore ai gradi indicati genera l’acroleina, sostanza tossica per il fegato e irritante per la mucosa gastrica. Bisogna fare attenzione anche ai tempi di cottura, che non devono essere troppo lunghi, altrimenti gli alimenti bruciati possono caricarsi di acrilammide.

Per evitare l’imbibizione dell’olio da parte dell’alimento è necessario cuocere ad una temperatura costante. Ultimo aspetto, ma non per questo meno importante, l’olio evo non va mai utilizzato per friggere una seconda volta.

L’olio extravergine d’oliva contiene anche proprietà salutistiche, in particolare l’acido oleico che abbassa il colesterolo cattivo, spesso causa di gravissime patologie. Esso inoltre è ricco di polifenoli, antiossidanti capaci di proteggere dallo stress ossidativo e di svolgere un’azione nei confronti dei radicali liberi.

In fin dei conti, l’utilizzo dell’olio evo  possiamo definirlo anche salutare, a patto che non se ne abusi e si rispettino le regole sopracitate. Per cui seguire una dieta sana è la base per una salute migliore, ma nell’alimentazione non bisogna eliminare completamente la cottura in olio extravergine d’oliva.