Il ministero dell’istruzione ha preso alcune decisioni importanti riguardo ad alcune questioni della scuola italiana. C’è l’ipotesi che l’esame di maturità, che entro il prossimo gennaio dovrà essere definito, faccia di nuovo a meno degli scritti.
Altre questioni che sono state affrontate dal ministero dell’istruzione riguardano: l’esame di Terza media, la valutazione degli studenti e le bocciature.
Anche quest’anno, come per il giugno scorso, si prevede una gran cifra, almeno 30 milioni di euro, puntualmente sottratti dal Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa.
La discussione sulla Maturità e la valutazione non sono neppure partite in Parlamento.
Gabriele Toccafondi, il responsabile scuola per Italia Viva, interviene e dice: “Con questo emendamento sembra che sarà il ministero, senza confronto, a decidere su esami di Stato e verifica degli apprendimenti di questo anno scolastico. Faccio difficoltà a capire i tempi, la fretta: siamo a dicembre e c’è tutto lo spazio per una discussione politica e di merito. Faccio fatica, ancora, a comprendere la modalità perché su un tema simile la discussione in Parlamento è fondamentale. In maggioranza non c’è stata, fin qui, alcuna discussione”.
L’ipotesi di un esame di maturità breve è sempre più probabile, solo orale e niente scritto e della durata di 60 minuti e si potranno conseguire fino a 40 punti.
Skuola.net ha effettuato un sondaggio qualche giorno fa in cui è emerso che alla metà degli studenti non dispiacerebbe veder riproposto il modello adottato lo scorso anno, ossia un esame orale in presenza con una commissione il più possibile interna e con un punteggio che punti a valorizzare di più la carriera scolastica che non la prova finale.
Per gli studenti l’importante è che le modalità di esame siano ufficializzate quanto prima, per evitare le polemiche che hanno accompagnato lo scorso anno.
Su Change.org è comparsa una petizione che chiede di annullare gli Esami di Stato.