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Scossa di terremoto avvertita tra Napoli e Pozzuoli

Dopo una fase di relativa tranquillità un terremoto nella zona flegrea si fa sentire in tutta la provincia di Napoli. Una forte scossa di terremoto seguita ad uno sciame di eventi minori ha fatto tremare migliaia di persone. L’epicentro è stato rilevato nella zona tra la Solfatara di Pozzuoli e l’area flegrea. La magnitudo 2.7 sulla scala di Richter. Trattandosi di un evento ,bradisismo, molto superficiale è stato avvertito con grande energia nelle zone epicentrali. Non ci sono state particolari conseguenze se non un grande spavento. Migliaia di segnalazioni sono giunte dalle zone di Quarto, Bagnoli, Fuorigrotta, Posillipo, Agnano, Arco felice, Bacoli.

Ad Aprile 2020 ci fu una scossa di magnitudo 3.3. Il terremoto per fortuna rientra comunque secondo gli esperti nella normale attività del vulcano Campi Flegrei che si trova attualmente in uno stato di “Attenzione”. La velocità di sollevamento del suolo nell’area della darsena di Pozzuoli è di circa 1cm al mese.

E’ stata comunque la seconda scossa nel giro di poche ore. La prima scossa registrata dall’Ingv alle 4.13 del mattino con epicentro a Pozzuoli di magnitudo 2.3 (profondità 2 km), dopo quella delle 22.54 di 2.7 di magnitudo. Anche in questo caso è stata avvertita dalla popolazione residente a Pozzuoli, Napoli e nei paesi limitrofi. Anche in questo caso nessun danno a cose o persone. A causare i terremoti il bradisismo. Tanti i post social di residenti preoccupati per l’accaduto.

L’evento potrebbe essere stato accompagnato da un boato avvertito dagli abitanti dell’area dell’epicentro. L’Amministrazione resta in contatto con l’Osservatorio Vesuviano ed eventuali aggiornamenti verranno prontamente comunicati. L’Amministrazione ricorda alla cittadinanza il divieto di avvicinarsi all’area di emissione di fluidi di Pisciarelli per il pericolo di emissioni di fango ad alta temperatura.

Ma cos’è il Bradisismo? E’ un fenomeno legato al vulcanismo consistente in un periodico abbassamento o innalzamento del livello del suolo, relativamente lento sulla scala dei tempi umani ma molto veloce rispetto ai tempi geologici.

Nella zona flegrea i fenomeni sismici simili di questo tipo sono particolarmente diffusi, trattandosi di una zona vulcanica. Spesso, infatti, le scosse sono di bassissima intensità, anche attorno all’1.0, ma altrettanto spesso sentiti distintamente dalla popolazione, poiché avvengono a profondità molto bassa, facendo così propagare l’onda molto più distante rispetto alle scosse, magari anche più alte di magnitudo, ma che spesso avvengono molto più in profondità, facendo disperdere le onde sismiche prima ancora che raggiungano il suolo.