Napoli è una città molto antica, ma a quando risale la propria fondazione?
Una delle notizie poco diffuse della nostra amata città è che oggi, 21 dicembre, è ufficialmente l’anniversario della fondazione. Ma andiamo a visualizzare la storia.
La fondazione di una città molto antica: il 21 dicembre è quella di Napoli
Napoli fu fondata il 475 a.C. come Neapolis, letteralmente “Città Nuova“, a ridosso della più antica Palaepolis, che aveva essa stessa assorbito il nome della sirena Parthenope. Entrambe le città nacquero come insediamenti greci, estensioni quasi certamente di colonie greche fondate durante il VII e il VI secolo a.C. sull’isola vicina di Pithecusa (oggi Ischia) Cumae sulla terraferma adiacente , dove oggi si possono visitare notevoli rovine greche.
La scelta di Virgilio aveva nobilitato questo elegante rifugio, che attirava gli amanti del riposo e dello studio dal rumore, dal fumo e dalla laboriosa opulenza di Roma. Virgilio e il poeta napoletano Stazio sono tra i numerosi scrittori classici che attestano l’ellenismo di Napoli. La lingua greca fu preservata per tutto il primo millennio della città, sopravvivendo alla sottomissione, nel IV secolo a.C., al dominio di Roma.
Greci e Romani, la storia molto antica
Nel VII secolo a.C., i Greci fondarono una colonia a Cuma (Cumae), poi Parthenope, che si affaccia sul Golfo di Napoli. Di fronte al successo di questo contatore, fondarono Neapolis (Città Nuova) nei pressi di Parthenope che, anch’essa, divenne rapidamente un fiorente centro. Dal – 474, la vittoria contro gli Etruschi permette loro di estendere ulteriormente Neapolis. Nel IV secolo il potere sta crescendo; invece di combattere, i greci preferiscono diventare loro alleati. Sotto il dominio romano, la città manterrà la sua lingua, le sue istituzioni e la sua cultura.
Bizantini
Dopo il declino dell’Impero Romano d’Occidente nel VI secolo, la città fu integrata nell’Impero Bizantino; riesce a sopravvivere nonostante le invasioni di Goti, Longobardi e Saraceni. Rimase sotto il dominio di Bisanzio fino al XII secolo.
Normanni
Successivamente nel XII secolo passò per un breve periodo sotto la dominazione normanna del Regno di Sicilia.
Angioini, la molto antica Maison d’Anjou
Nel XIII secolo, la Maison d’Anjou conquistò Napoli. Ha progetti ambiziosi per la città: bonifica del terreno per sviluppare l’agricoltura, costruzione di castelli per difendere questa città vulnerabile tra cui Castel Nuovo, costruzione di chiese e monasteri. La dominazione degli Angioini durò fino al 1442, anno in cui il Regno di Aragona di Alfonso V conquistò la città.
Aragonese 1442-1707
Un viceré che governerà Napoli durante questo periodo. Gli spagnoli costruirono il Palazzo Reale e il Castel Capuano e svilupparono gradualmente Via Toledo e Via Chiaia, lunghe 1,2 km, che presto sarebbero state delimitate da palazzi aristocratici. Il più semplice, il Quartiere Spagnolo, fu costruito per ospitare i soldati.
La città si sta diffondendo in tutte le direzioni; la sovrappopolazione porta all’impoverimento generale. Nel 1647 una tassa aggiuntiva sulla frutta diede inizio a una rivolta guidata dal pescatore Masaniello; con un gioco machiavellico, i capi della città riescono a rivoltare il popolo contro Masaniello. Quest’ultimo verrà ucciso dalle persone che poco prima lo seguirono. Nel 1707, la Spagna cedette la città all’Austria con il trattato di Utrecht.
Borboni 1734-1860
I Borboni conquistano la città nel 1734. Charles de Bourbon ha un programma ambizioso: interrompe la costruzione di chiese e si concentra sui lavori pubblici, ma senza molta coerenza e utilità. Sta anche intraprendendo una prestigiosa costruzione, la Reggia di Caserta, che vuole eguagliare Versailles, e che inghiottirà i soldi. Napoli attira gli amanti dell’architettura, della musica e delle arti in generale.
La dominazione dei Borboni terminò nel 1860 in questa città molto antica. Dopo la presa della città da parte di Garibaldi, che in precedenza aveva già conquistato Sicilia e Calabria. Nel 1861 Napoli fu integrata nel nuovo regno d’Italia, che avrà Firenze come capitale provvisoria.
Dopo l’unificazione
Nel 1884, un’epidemia di colera decimò la popolazione e rese consapevoli le autorità della povertà e della mancanza di igiene negli slum dei quartieri svantaggiati. Viene intrapreso un importante programma di distruzione di baraccopoli ed edifici; compaiono nuovi quartieri, ma il programma si trascina e la corruzione cresce. Il regime fascista diede nuovo impulso a queste costruzioni, ma non riuscì nemmeno a risolvere i tanti problemi.
Oggi
Ad oggi questa città molto antica continua a risplendere nella sua bellezza. Ogni anno vengono tantissimi turisti a visitare questa meravigliosa città. Sicuramente quest’anno non è quello in cui Napoli ha registrato il numero più alto a livello turistico, ma questa città continuerà presto a far scoprire le proprie storie a migliaia di persone.