L’abbazia di San Pietro ad Montes era un complesso benedettino di Caserta. Ciò che resta del monastero, con la basilica costruita in stile romanico, è sito alle pendici del Monte Virgo, a Piedimonte di Casolla; una frazione di Caserta, sulla strada che porta a Casertavecchia.
Secondo un’antica tradizione, ripresa dal prete e archeologo Francesco Maria Pratilli e da Lorenzo Giustiniani, sulla quale non ci sono testimonianze archeologiche, l’abbazia sorgeva nel luogo che in epoca romana ospitava un tempio dedicato a Giove Tifatino.
Nel 1997 si ebbero notizie di un tempio dedicato al padre delle divinità, dio del fulmine e del tuono. Quest’ultimo è ubicato a pochi chilometri dal comune di Casagiove. È assai probabile che da questo tempio derivi parte del materiale di spoglio con il quale è stata edificata la basilica.
L’abbazia di San Pietro ad Montes, un complesso con una storia intricata
Le prime notizie sull’abbazia risalgono al 1165, quando Roberto, Conte di Caserta, conferì dei privilegi al complesso benedettino. Inoltre, pare che il nucleo centrale della struttura sia stato costruito nella seconda metà del XI secolo; periodo nel quale sorse la cattedrale di S. Michele Arcangelo, in Casertavecchia.
L’abbazia fu di proprietà dei padri benedettini fino al 1435. Dopo la morte dell’abate Ruggiero, il complesso passò a Tommaso Latro, giovane esponente di una famiglia nobile di Caserta. Trascurata dai successivi abati, l’abbazia conobbe un periodo prospero con la gestione dell’abate Tommaso Ruffo, che nel 1730 la affidò ai padri della Congregazione della dottrina cristiana.
Nel 1795 il convento fu riconosciuto come regio patronato, e i suoi beni entrarono a far parte dell’amministrazione di san Leucio. Nel 1886 il convento fu soppresso e la struttura venne impiegata per gli scopi più disparati; durante la seconda guerra mondiale fu occupata dagli sfollati del fronte di Cassino, che ne danneggiarono la chiesa e i locali.
In seguito al conflitto, e dopo gli opportuni restauri, la chiesa fu impiegata dall’ordine delle suore oblate del Sacro Cuore; queste vi hanno soggiornato fino al 1990. Attualmente la struttura è utilizzata come centro terapeutico per la lotta alla tossicodipendenza, ed è visitabile solo in occasione di manifestazioni culturali.
L’abbazia di San Pietro ad Montes, un complesso benedettino la cui storia continua ad affascinare, resta la testimonianza di un glorioso passato, nascosta tra i monti del casertano.