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Mes: M5s e Forza Italia dicono no al fondo salva-stati

Il Mes, il fondo salva-stati continua a dividere la maggioranza di governo. 

Mes: una situazione spinosa

Lo scorso 20 novembre l’approvazione dell’Eurogruppo relativo alle riforme finanziarie rivolto al fondo salva-stati, ha riacceso gli animi politici in Italia. Il fondo di cui si sente tanto parlare nelle ultime settimane, ha avuto l’approvazione del Consiglio europeo, ma le diverse forze politiche attualmente in carica, sembrerebbero non trovare un compromesso.

A tal proposito, oggi pomeriggio si è appreso che il Movimento cinque stelle, ha convocato un’assemblea di parlamentari, con l’obiettivo di trovare una posizione unica sulla spinosa questione, che mette a rischio la stabilità dell’esecutivo.

Il Movimento pentastellato si è dimostrato da sempre contrario al Mes; negli ultimi giorni sono aumentati i malumori all’interno del gruppo politico, tra dissidenti e favorevoli, tant’è che è stato necessario convocare un’assemblea; l’incontro avrà luogo questa sera alle ore 20,45 e verrà coinvolti i gruppi parlamentari pentastellati, che proveranno a far chiarezza su una questione.

Il timore dei vertici riguarda le tenuta dei gruppi stessi. Tanto che stamane sul tema è intervenuto Beppe Grillo, il quale più volte ha espresso il proprio parere negativo sul fondo salva-stati. 

Ricordiamo che anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, negli ultimi giorni, ha ribadito il “no” al Mes: “né oggi né mai”. Nonostante ciò, dal Partito Democratico, più componenti hanno evidenziato la necessità di “sfruttare i soldi sulla sanità”, soprattutto in questo periodo particolarmente delicato, sia dal punto di vista sanitario che economico.

Una linea sposata anche da Italia Viva, mentre il Movimento cinque stelle e Leu non sembrano voler sentire ragioni in proposito.

Il Movimento cinque stelle dice NO al fondo salva-stati

In quest’ottica è bene precisare che il gruppo pentastellato, attualmente al Governo, con il Partito democratico, ha da sempre dichiarato la propria contrarietà al Mes, di cui già si faceva menzione nei primi programmi elettorali, nel 2013 e nel 2018. 

Uno dei punti principali dell’azione del Movimento, che eventualmente ora non può venir meno, e trova l’avallo del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Nonostante il disaccordo dei partiti citati, il ministro dell’economia Gualtieri definisce l’accordo sancito “di importanza strategica per rafforzare l’Unione bancaria e assicurare un’ulteriore rete di sicurezza per la stabilità del sistema bancario”.

Come per ogni riforma finanziaria o aiuto di tipo economico, naturalmente vi sono pro e contro, vantaggi e svantaggi di diversa natura, e dunque, schierarsi è “normale”.

Ricordiamo che il No al Mes, è stato espresso anche da numerosi esponenti di Forza Italia; è stato il Presidente Silvio Berlusconi ad intervenire sulla questione, annunciando che il prossimo 9 dicembre Forza Italia non sosterrà in Parlamento la riforma del MES, perché ritenuto inefficace e poco adatto alle finanze dell’Italia.

In ogni caso, il rischio relativo all’approvazione del fondo è elevatissimo, nonostante non sia stata presa ancora nessuna decisione definitiva.

Per sapere come evolverà la complicata situazione politica ma anche economica, non resta altro da fare che attendere lo svolgimento dell’assemblea di stasera, e capire quale sia la reale posizione del Movimento cinque stelle.