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De Magistris: Non dimentichiamo i lavoratori di Whirlpool.

#LucisuWhirlpool. Parte oggi la campagna social per sostenere i lavoratori di Whirlpool Napoli.

Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, e Monica Buonanno, assessore al Lavoro, organizzano una campagna social per continuare a mantenere viva l’attenzione sui lavoratori di Whirlpool Napoli.

Gli operai dell’azienda multinazionale statunitense protestano ormai da tempo contro la chiusura della sede cittadina, ma sembra che nulla sia valso fino ad ora. Per il momento, sembra che l’azienda non abbia fatto retromarcia sulle sue decision, circa l’ubicazione delle nuove sedi all’estero, in Cina e in Polonia.

La fabbrica ha cessato le attività il 1 novembre 2020. Marc Bitze, amministratore delegato, ha dichiarato che gli stipendi saranno garantiti fino al 31 dicembre 2020, poi circa 1.400 persone perderanno il lavoro- “ è una decisione grave e inaccettabile, sia per quanto riguarda l’irrilevanza dei mutamenti economici di questi ultimi mesi, sia a fronte delle politiche in campo del governo”– afferma Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico.

L’inizio delle proteste alla Whirlpool.

Nel 2018 si mise a punto un piano per evitare i licenziamenti nel biennio 2019-2021.  Sotto la supervisione dell’allora ministro dello Sviluppo economico, Luigi di Maio, dei sindacati e dei rappresentanti delle regioni, sembrava che si fosse arrivato ad un accordo, invece non è stato cosi. Dopo solo pochi mesi, la Whirlpool ha messo in discussione l’accordo e la pandemia globale ha peggiorato la situazione. Malgrado la dichiarazione fatta dall’amministratore delegato Luigi La Morgia, di voler investire 250 milioni in Italia fino al 2021, i licenziamenti non hanno avuto fine. A nulla sono valse le proposte di agevolazione fiscale per chi avesse investito nel sud Italia, sempre più scarno di investimenti da parte degli imprenditori, sembra che l’azienda non voglia continuare la collaborazione; eppure sono stati investiti milioni di euro in risorse pubbliche vincolate nel rispetto del piano economico 2018.

” l’azienda spieghi le motivazioni per cui non vuole investire nel sito di Napoli. Nell’ultimo trimestre del 2020, il comparto dell’elettrodomestico ha avuto risultati eccezionalmente positivi…ci sono i margini per fare ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. L’Italia è un paese all’avanguardia e Napoli può diventare un laboratorio di prodotti che si caratterizzano per sostenibilità ambientale, di risparmio e consumo“- hanno affermato Annamaria Furlan, segretario generale Cisl, e Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl. 

La campagna social per i lavoratori.

Dopo diciotto mesi, nulla è cambiato. Le proteste continuano ad esserci, ma la società rimane ferma della sua decisione.

Non ci stiamo, non possiamo accettarlo: dopo aver spento Palazzo San Giacomo, per far comprendere l’importanza di questa vertenza, chiediamo a tutti- al contrario- di fare luce su questa vicenda, perché non possiamo abbandonare centinaia di famiglie ad un destino terribile. La vertenza Whirlpool rappresenta tutti noi, rappresenta Napoli, rappresenta l’Italia, un paese che ad oggi apre ancora di più la strada per il liberismo economico e lo sfruttamento delle sue risorse da parte delle multinazionali”

Con l’hashtag #LucisuWhirlpool si avvia un’altra protesta, ma stavolta con l’aiuto di tutti. Tutti possono partecipare e testimoniare la vicinanza ai lavoratori di Via Argine. Basta una foto, una poesia, una canzone o qualsiasi altra cosa che faccia arrivare il messaggio a destinazione : ” Non spegnere Whirlpool a Napoli“; taggando la pagina Facebook dell’Assessorato al Lavoro Napoli. 

” Non vogliamo accettarlo, e per questo lanciamo una campagna social simbolica…affinché non vi sia silenzio né oscurità…Chiediamo a chi abbia a cuore la Costituzione, il lavoro, la dignità e la libertà di aiutarci a tenere viva la luce di questa battaglia che riguarda ognuno di noi”.