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Mario Monicelli, dieci anni dalla sua scomparsa

”La commedia all’italiana è questo: trattare con termini comici, divertenti, ironici, umoristici degli argomenti che sono invece drammatici. È questo che distingue la commedia all’italiana da tutte le altre commedie…”, Erano queste le parole pronunciate da uno dei registi che hanno fatto la storia della commedia all’italiana, Mario Monicelli.

Oggi, 29 Novembre 2020, a 10 anni dalla sua scomparsa, è importante ricordare una figura così importante per il cinema italiano.

Mario Monicelli, nasce a Roma il 16 Maggio 1915. Dopo essersi trasferito a Milano con la propria famiglia e dopo aver terminato gli studi universitari, decide di fondare il giornale ”Camminare”. Questo progetto, nasce grazie alla collaborazione con alcuni esponenti del cinema e grazie all’appoggio di Alberto Mondadori. Monicelli, in particolare si occupava di critica cinematografica.

L’inizio della carriera cinematografica

Prima di iniziare la sua vera e propria carriera cinematografica come regista e sceneggiatore, quest’ultimo gira una serie di esperimenti cinematografici tra cui un cortometraggio ispirato ad un’opera di Edgar Allan Poe.

L’esordio ufficiale come regista avviene nel 1945. Dopo aver lavorato duramente per anni, Monicelli viene assunto come aiuto-regista del film ‘‘Il Testimone” di Pietro Germi.

Successivamente, iniziò una collaborazione con il regista Steno, pseudonimo di Stefano Vanzina. Questo legame, durerà un anno e vedrà la realizzazione di alcune famose commedie tra cui ”Guardie e ladri”.

Monicelli, è considerato uno dei maggiori esponenti della commedia all’italiana. Ha prodotto film indimenticabili come ”I soliti ignoti’‘ del 1958, ”La grande guerra” del 1959 e L’armata Brancaleone”  del 1966, considerato uno dei suoi capolavori più importanti. Tutte le sue opere sono caratterizzate dall’ironia con cui amava trattare le storie di simpatici personaggi.

Nel corso della sua carriera, ha vinto tantissimi premi cinematografici, tra cui cinque Nastri d’Argento, due premi Oscar e sette David di Donatello.

Il regista, scelse di togliersi la vita all’età di 95 anni. La sera del 29 Novembre 2010, decide di gettarsi dal quinto piano dell’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, dove era ricoverato per un tumore in fase terminale.