Luigi De Magistris, attuale sindaco di Napoli, tra qualche mese sarà costretto a passare il testimone politico al proprio successore, iniziano l grandi manovre, tipiche della fervente attività politica, al fine di indicare i potenziali successori in corsa per il titolo. La situazione “elezioni amministrative” è però da trattare molto cautamente, soprattutto per quanto riguarda le date dell’effettivo svolgimento delle stesse, che potrebbe risentire della delicata situazione mondiale, che vede la comunità stretta, al momento, ancora nella morsa del Covid-19.
La pandemia, che non accenna ad esaurirsi, potrebbe infatti far sentire il proprio influsso riguardo la questione organizzativa delle elezioni vere e proprie.
Secondo il calendario stilato si dovrebbero tenere nella tarda primavera 2021. Infatti, qualora non si verificasse un effettivo peggioramento dell’emergenza Covid, con annesso lockdown, le urne a Napoli per le amministrative saranno aperte tra la fine di maggio e l’inizio giugno. In Campania si voterà anche a Salerno, Benevento e Caserta, nel resto d’Italia ci saranno elezioni anche in città come Milano, Roma, Torino e Bologna.
Di fondamentale importanza notare che l’attuale sindaco Luigi De Magistris, uscente dopo due mandati non si potrà presentare di nuovo. Egli ha comunque già designato la sua possibile erede nella figura dell’assessore Alessandra Clemente, figlia di una vittima innocente di camorra, come la candidata di DemA. Ma non sembra che la scelta del sindaco sia stata particolarmente gradita ai possibili alleati, che si aspettavano un maggiore coinvolgimento nella scelta del candidato. Non si sa ancora quale coalizione potrà appoggiare la Clemente.
Incerto ancora il PD, che dialoga ancora con il Movimento 5 Stelle a seguito dei buoni risultati ai ballottaggi delle ultime amministrative dove i giallorossi hanno vinto a Pomigliano d’Arco e Giuliano. Spuntano ipotetici candidati di spessore, dai ministri in carica Gaetano Manfredi e Vincenzo Amendola al presidente della Camera Roberto Fico. Risulta certo che un asse PD-5 Stelle non vedrebbe la presenza di Italia Viva e dei centristi, che sarebbero dotate del consenso necessario per poter correre individualmente.
Di fronte a questo scenario, Lega, FdI e Fi vogliono farsi trovare preparati. “Vietato sbagliare come con Stefano Caldoro”, ha affermato Matteo Salvini. Il centrodestra converge sul nome del magistrato Catello Maresca, che fu direttore delle operazioni che hanno portato nel 2011 all’arresto del boss dell’organizzazione camorristica del clan dei casalesi Michele Zagaria, scovato all’interno di un bunker di cemento armato, costruito sotto un’abitazione di Casapesenna, dopo una latitanza di sedici anni.
L’ipotesi di schieramento del centrodestra per le prossime elezioni amministrative a Napoli non è però una idea del tutto recente, il nome dell’ex PM Maresca figurava già all’interno della coalizione. Già mesi fa i leader di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ci avevano pensato per le regionali.
Allora giunse però un secco rifiuto da Maresca: “Basta chiacchiere, non sono disponibile”.
Scelta ponderata, quella del centrodestra per le amministrative, anche in base ai possibili schieramenti avversari.
Impossibile per il momento effettuare stime dei risultati, bisognerà attendere perlomeno sondaggi ufficiali stilati da parte dei vari istituti di ricerca, che dovranno capire quali saranno i candidati e gli schieramenti in campo prima di poter fare delle previsioni, con un ballottaggio che comunque appare scontato specie in caso di una frammentazione degli schieramenti.