La marcia delle donne su Varsavia in tre piazze della capitale e proseguite vicino al Palazzo della Cultura.
Una protesta scoppiata in seno alla sentenza della Corte Costituzionale polacca, che vieta l’aborto in caso di malformazione del feto,in casi di stupro, di incesto o di pericolo di vita per la gestante.
Erano un migliaio i manifestanti nella capitale polacca, che hanno dato vita ad una enorme marcia di protesta, che univa il grido accorato contro le posizioni della Corte, che limitano di fatto i diritti delle donne all’interruzione della gravidanza.
A questa marcia però non sono mancati gruppi di estrema destra, ” cellule neofasciste” che si sono posti in difesa delle chiese, dopo il terremoto che nei giorni antecedenti la protesta, si è diffuso nelle parrocchie cattoliche.
Oltre a questo intervento di contrasto alla marcia, il Premier Morawiecki ha tuonato con decisione il divieto alla popolazione di parteciparvi causa pandemia, e dunque la minaccia per i manifestanti di essere perseguiti penalmente date le restrizioni anti assembramento per il Covid-19. A ciò si è aggiunto l’intervento sui social del capo del governo : “Non permettiamo un comportamento irresponsabile di alcuni che danneggiano le persone aziane e i più deboli”.
Questo però non ha limitato il procedere della protesta e le parole infuocate della cofondatrice del movimento per le donne Marta Lempart : ‘‘ Siamo pronti a combattere fino alla fine”.
L’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di richiamare l’attenzione in merito al tema della difesa del diritto d’aborto. L’evento ha avuto inizio in tre piazze, della capitale, dalle quali sono partiti i cortei che si sono incontrati all’incrocio centrale vicino al Palazzo della cultura. Massicce le forze dell’ordine che hanno seguito, con molta attenzione per evitare incidenti, la mobilitazione che si è svolta senza particolari criticità. Il presidente polacco Andrzej Duda ha proposto intanto, nelle ultime ore, l’approvazione di una nuova norma che consentirebbe di interrompere la gravidanza nei casi di patologie letali del feto. Rimarrebbe in vigore tuttavia, secondo quanto si è appreso, l’impossibilità di tale pratica per altre malformazioni embrionali. La proposta è stata rifiutata però, almeno per il momento, dalle dimostranti.
Andrzeij Duda, nelle ultime ore ha proposto una nuova norma che consentirebbe di interromprere la gravidanza in caso di patologie del feto, ma secondo quanto appreso, la proposta risulta ancora negata.