Caso Regeni, La Procura di Roma verso chiusura indagini.
L’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni si avvia alla chiusura.
Sono trascorsi i due anni dall’iscrizione nel registro indagati di quattro agenti della National security egiziana.
Per ciò che concerne le indagini riguardanti la morte in Egitto del ricercatore italiano Giulio Regeni, la Procura di Roma si avvia a chiusura indagini.
Nel merito la chiusura delle indagini per rapimento, tortura e omicidio.
Il ricercatore italiano è stato ucciso nel mese di febbraio 2016 a il Cairo.
La Procura capitolina poiché si avvicinano i due anni dell’iscrizione del registro degli indagati dei cinque agenti egiziani deve chiudere le indagini.
L’iscrizione nel registro degli indagati dei cinque agenti della National Security egiziana è avvenuta il 4 dicembre 2018.
Nel frattempo nella capitale egiziana è in corso un incontro tra i membri della Ros e della Sco con gli omologhi egiziani.
La parte italiana in Egitto farà presente agli investigatori egiziani che stanno scadendo i termini relativi alla chiusura delle indagini.
L’Egitto non invia riscontri.
La Procura di Roma, a tal proposito non ha ricevuto alcun riscontro concreto in merito alla rogatoria internazionale.
Rogatoria internazionale inviata alle autorità egiziane nell’aprile del 2019.
Nulla di rilevante è stato comunicato al procuratore capo Michele Prestipino.
Tutto ciò comprovato questa estate durante la videoconferenza con i magistrati egiziani, a cui ha partecipato anche il magistrato Sergio Colaiocco.
È previsto un altro vertice a Roma secondo quanto riportato dall’Ansa.
I team investigativi impegnati nel caso Regeni potrebbero incontrarsi ancora una volta a Roma.
Tutto ciò dovrebbe avvenire entro la prossima settimana, prima del 4 dicembre.
È auspicabile che si faccia giustizia non vi è alcun dubbio che la magistratura italiana farà tutti i tentativi per portare alla luce la verità di una triste vicenda.
Triste vicenda che per ora ha come unico dato certo la morte del ricercatore italiano Giulio Regeni.