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Il linguaggio: ieri e oggi con i social media

Machiavelli diceva che il linguaggio è un organismo vivo e in continuo divenire nell’opera “Discorso o Dialogo intorno alla nostra lingua” del 1515.

Dunque, sembra che Machiavelli abbia anticipato di tanto quello che sta accadendo oggi, nel 2020.

Infatti, oggi, il linguaggio è in continuo divenire soprattutto tra i giovani a causa dell’uso dei social network. Prima di tutto, per coloro poco tecnologici, chiariamo che per social media, si intende:

  • instagram
  • facebook
  • twitter
  • whatsapp
  • telegram.

Quando i giovani usano tali mezzi, tendono a modificare il loro linguaggio.

La prima cosa che spicca all’occhio in questo tipo di linguaggio digitale è la presenza di molte sigle. A tal proposito, ricordiamo:

  • lol, che sta per laugh out loud
  • omg, che sta per oh my God.

Inoltre, in questo nuovo italiano digitale troviamo molte parole inglesi rimodellate. Pertanto, evidenziamo:

  • ti lovvo, che deriva dal verbo inglese “to love” unito alla particella italiana “ti”.

La caratteristica principale di questo italiano digitale, usato per tenersi in contatto, è l’immediatezza e spesso si sacrifica anche la forma corretta dell’ortografia e della sintassi, tanto per i giovani l’unica regola che si debba rispettare è quella che il contenuto del messaggio sia chiaro ed esso non sia lunghissimo.

Tuttavia, è stato constatato che i giovani hanno preso l’abitudine di utilizzare questo linguaggio digitale anche in alcuni contesti, dove non è opportuno farlo come le aule delle scuole.

Essi tendono spesso a parlare usando  tipici termini che scrivono sui social come:

  • “scialla”, che sta per “tranquillo”
  • “godo”, che indica “mi piace”
  • “beccarsi”, che significa “incontrarsi”
  • “bomber”, per indicare che una persona è stato il migliore in una determinata cosa.
  • “fregna”, termine usato per far riferimento a una bellissima ragazza.
  • “sbocciare”, verbo che significa festeggiare un evento consumando alcolici.

Infatti, si sottolinea che i giovani di oggi tendono a parlare usando tanto questi termini e spesso li utilizzano anche in occasioni come temi di italiano. Poi,  però non riescono a capire perchè sono segnati come errori.

Il linguaggio digitale dei giovani è un linguaggio tipicamente colloquiale e i giovani devono riuscire a capire che, come il dialetto, deve essere usato solo in determinate circostanze e non prendere l’abitudine di usarlo sempre.

Chissà il famoso Pietro Bembo, che ha aperto il dibattito sulla questione della lingua, ponendo come modelli Dante, Petrarca e Boccaccio, cosa starà pensando dell’espressione “ok, boomer”, molto in voga tra i ragazzi.

Bembo “quoterà” o “non quoterà” il linguaggio giovanile, sviluppato dai social media?