Benevento, piazza Risorgimento, un sessantenne arriva sul luogo brandendo una Katana, spada giapponese, per aiutare il figlio trentasettenne coinvolto in una maxi rissa.
Il blancio è di cinque feriti e due arresti, le dinamiche ancora da capire con esatezza.
I fatti
Stando alla prime ricostruzioni, il trentasettenne sarebbe stato aggredito da un gruppo di suoi coetanei in Piazza a Benevento. In cerca di aiuto, avrebbe chiamato il padre, giunto sul posto brandendo la spada, una Katana, per l’appunto, lunga ben 80 cm.
Nel corso dell’aggressione sono giunti in piazza gli agenti della Questura del capoluogo e i carabinieri del comando provinciale.
L’uomo alla vista delle forze dell’ordine ha cercato di sbarazzarsi dell’arma e darsi alla fuga, ma è stato prontamente fermato ed identificato.
Non è volto nuovo per la giustizia, il sesantenne era già infatti noto per dei trascorsi penali.
Il giovane, invece, è stato raggiunto dagli agenti dei Carabinieri presso l’istituto scolastico Mazzini. Ad indicare il luogo dove si era rifugiato alcuni passanti.
L’arma
La Katana è una spada giapponese paragonabile ad una scimitarra o ad una sciabola che, però, si impugna a due mani.
In occidente è stata resa nota da Quentin Tarantino grazie al personaggio di Kill Bill ed è comunemente identificata come la spada dei Samurai. La lama è curva e rientra nella definizione di arma bianca. A taglio singolo è solitamente lunga almeno sessanta centimetri.
I feriti
Colpiti dalla lama della Katana sono quattro i ragazzi rimasti feriti durante l’agressione. Di questi tre non hanno riportato lesioni gravi, e trasferiti presso il nosocomio locale, sono stati prontamente dimessi. Resta in osservazione, invece un quarto ragazzo a causa di ferite più gravi.
Tra i feriti appare però anche il giovane trentasettenne che nel colpire ripetutamente i passanti ha riportato a sua volta lesioni non gravi.
Padre e figlio sono ora agli arresti con l’accusa di lesioni aggravate e porto abusivo di armi.