Pumpkin spice latte: la vera storia. Basta uscire dai confini nazionali per trovarla un po’ ovunque, negli States ne vanno matti ma esiste solo da dieci anni. Ecco la storia della bevanda che ha codificato un nuovo sapore e una ricetta
Gli esperti di marketing lo avevano scartato ma un dirigente, l’espresso brand manager del gruppo, ne fu folgorato e decise di portarlo nei negozi. Mesi di prove per trovare la perfetta formulazione ed equilibrio di gusti e fu un successo immediato e planetario. Cappuccino con sciroppo di zucca e spezie: lo avevano trovato imbevibile anche alla ricerca e sviluppo di Starbucks, intenti ad inventare nuove bevande per la stagione invernale ed effettivamente non ispira la descrizione di quella che è diventato uno dei caffè più bevuti e amati nel pianeta.
In Italia restiamo fedeli all’espresso e andando in America i giganteschi bicchieroni di “latte”, ossia di caffèlatte non ci sembrano invitanti, ma per loro caffè americano, bevande aromatizzate e drink caldi o freddi a base di caffè solo la norma. Tant’è che un colosso come Starbucks ha l’esigenza di rinnovare il menù ad ogni stagione, proponendo sempre qualche novità per battere la concorrenza. Ed è così che dieci anni fa fu inventato a tavolino il Pumpkin spice latte.
Quest’anno, Starbucks festeggia il decimo anniversario della bevanda, che viene correntemente abbreviata in “PSL”. Il sapore in sé è ormai così popolare il gusto “pumpkin spice”, cioè il mix di zucca, noce moscata e cannella, servito nei ristoranti, è aumentato del 234% dal 2008 al 2012. È infatti ovunque negli Stati Uniti. Ovviamente anche la bevanda è stata copiata, sia dai competitor come Dunkin Donuts o McDonald che da migliaia di caffetterie indipendenti.
LA RICETTA: Pumpkin Spice Latte
Per farselo in casa serve della purea di zucca, latte caldo, polvere di cannella, chiodo di garofano e noce moscata, un cucchiaio di zucchero, una goccia di estratto di vaniglia, un espresso. Va mischiato e frullato il tutto con un mixer ad immersione e poi aggiunta panna montata.