giovedì 26 Dicembre, 2024
10.9 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

Reddito di cittadinanza, rischio tagli significativi

Il Reddito di cittadinanza, o Reddito di sussistenza, potrebbe subire dei tagli se il governo non troverà 2 miliardi per aumentare il limite di spesa per il prossimo anno.

Se i fondi non saranno potenziati in maniera adeguata, l’erogazione del sostegno potrebbe essere ridotta.

La crisi economica, rafforzata dalla pandemia da Covid-19, ha generato un aumento delle persone che hanno richiesto il sussidio; inizialmente si stimava che nel corso dell’anno circa un milione di lavoratori potenziali avrebbe trovato un impiego. In realtà solo 200mila utenti del reddito hanno trovato un’occupazione stabile.

I numeri attuali attestano che, in particolare, 1,3 milioni di famiglie percepiscono il reddito di cittadinanza per un importo medio di 524 euro. Stando a queste cifre, il sussidio nel 2021 costerebbe più del previsto, 8,2 miliardi.

Il Reddito di cittadinanza, fondi in esaurimento

Secondo le previsioni il numero dei percettori dovrebbe passare a un milione e mezzo di famiglie, con un costo di 9,3 miliardi; mentre ne sono stati stanziati 7,3. Per tale motivo, il governo cerca 2 miliardi da inserire nella manovra di finanza pubblica da approvare il 15 ottobre. Nel 2019 sono stati autorizzati limiti di spesa di 5,9 miliardi, 7,1 miliardi nel 2020, 7,3 miliardi nel 2021 e 7,2 miliardi negli anni successivi. Questi fondi sono stati stanziati prima del Covid-19 e delle gravi ripercussioni economiche portate dal virus.

Nei primi 18 mesi dall’attivazione del reddito, pensavano di trovare un impiego un milione di persone. Attualmente sono tanti i beneficiari del sussidio ritenuti occupabili, ma solo 200mila hanno stipulato un contratto di lavoro, nella maggior parte dei casi a tempo determinato. 

Per questi motivi, nel corso del tempo, il reddito di cittadinanza ha richiesto più risorse del previsto. Ora i fondi potrebbero non bastare. Se nel 2021 non saranno trovati i 2 miliardi di euro necessari a mantenere il sussidio, la legge prevede che, dopo il raggiungimento del limite di spesa autorizzato, sarà impossibile acquisire nuove domande. 

Il ministro del Lavoro e il ministro dell’Economia avranno 30 giorni a loro disposizione per ristabilire la compatibilità finanziaria tramite rimodulazione dell’ammontare del beneficio. Per circa 420 mila nuclei familiari, che oggi devono accontentarsi di una cifra che corrisponde, o è inferiore a 400 euro, una riduzione del reddito costituirebbe un problema significativo.