Il 9 ottobre 1940, mentre la terra di Sua Maestà combatteva contro la Wehrmacht di Hitler, nella desolata Liverpool nasce John Winston Lennon.
Infanzia dolceamara, segnata dall’abbandono paterno e da un ruotare di case e figure femminili, soprattutto l’adorata zai Mimi che stimola la passione per l’arte e la musica del giovane Lennon, fervida sul piano creativo nella pittura e nel disegno, quanto ricettiva della rivoluzione innescata da Elvis Presley e dal rock n’ roll.
Perdita devastante ma vero input per Lennon sarà la dipartita materna a causa di un incidente nel 1958, coincidente con l’inizio del sodalizio artistico musicale con Paul McCartney e soci.
Innegabile è il ruolo avuto nella storia della musica di tutti i tempi, a partire da quella dei Beatles, senza soffermarsi mai alla semplice linea voce-chitarra-compositore.
Aperto a nuove sperimentazioni artistiche, Lennon già nei Fab Four dimostrava di possedere quell’eclettismo artistico, che diventerà straordinario lungo la carriera solista.
Le pellicole campioni d’incassi in piena Beatlesmania e alcuni concept album della fase post 1965-66 risentono della verve lennoniana, cui connubio esemplare è lo sviluppo del leitmotiv di Magical Mystery Tour per scenografia e costumi; avvalendosi di ricerca di sound estranei alla tradizione occidentale, come l’invito allo studio del sitar insieme a George Harrison adottato per l’album Revolver.
Per Lennon l’arte è contenuto e messaggio, con un connotato humor tagliente anche in modo esplicito, come avvenne in occasione della Royal Variety Performance nel 1963, fino alla dichiarazione provocatoria durante il ritiro dell’onorificenza di baronetto, capace di cambiare legge sul consumo e sulla detenzione di stupefacenti in Gran Bretagna.
Massimo happening artistico e politico è il Bed-In, creato a partire dal 1969 insieme alla moglie Yoko Ono, protesta pacifista svolta dalla camera dell’Hilton hotel di Amsterdam durante il viaggio di nozze; l’evento che annuncia un distacco dal mondo dei Beatles e l’incipit del Lennon solista culminato con il concept project Plastic Ono Band, capace di stilare pezzi come Give Peace a Chance, Instant Karma, entro cui la protesta pacifista contro la guerra in Vietnam e le repressioni delle manifestazioni sociopolitiche in Usa svolte contro le sommosse urbane dei quartieri afro.
Inno ideologico e politico di Lennon che ancora oggi rende immortale la sua figura è Imagine.
Imagine, come molti pezzi di Lennon nasce da situazioni ordinarie come A day in the life di Sgt Peppers, in un periodo di conflittualità con Paul McCartney, ma presto diventa il libretto testamentario di Lennon.
Accolto con un successo strepitoso già nel 1971, anno d’uscita, Imagine narra di un mondo utopico ai limiti del sogno, in cui egli stesso azzarda, la semplicità del testo si sposa con l’armonia dell’ arrangiamento di piano e batteria.
Oggi John Lennon avrebbe 80 anni e noi non sappiamo ancora smettere, pensando alla portata di Imagine, cosa penserebbe, davanti ai disastri tra Magreb, sul fronte arabo-palestinese o altrove, quel signore sorridente pronto ad intimare i leaders politici in guerra per il mondo di fermare le loro avanzate con l’invio delle “noci della pace”.