Due fidanzati, il giovane arbitro salentino Daniele De Santis ed Eleonora Manta, sono stati uccisi a coltellate nella notte tra lunedì e martedì a Lecce, nel condominio dove viveva la coppia e cioè del quartiere Rudiae.
Daniele aveva 33 anni, mentre Eleonora 30. Erano due persone che si amavano e avevano deciso di andare a vivere insieme. I familiari sono sconvolti dall’accaduto, non avrebbero mai potuto immaginare una simile tragedia.
Le indagini sono ancora in corso, poiché al momento non è stato eseguito alcun fermo, non c’è ancora un colpevole, ma un uomo di 37 anni, residente ad Aradeo, in queste ore sta venendo ascoltato in Procura a Lecce. Non si sa se l’uomo sia sospettato del duplice omicidio dei due fidanzati e sia per questo sottoposto a interrogatorio, oppure semplicemente sia stato interpellato come persona informata sui fatti. Ciò rimane ancora un mistero.
L’uomo, edicolante del posto, ha per nome di battesimo Andrea, nome che coincide perfettamente con quello sentito urlare dai residenti della palazzina da Eleonora nel tentativo di implorare l’assassino di fermarsi. Testimoni di quelle voci, di quelle urla strazianti, i residenti della palazzina hanno raccontato tutto agli inquirenti, sperando così di poter far luce su un accaduto ancora poco chiaro.
Ciò che è emerso dalle indagini è invece la furia omicida con la quale l’assassino si è scagliato soprattutto contro De Santis, aggredito più volte nel tentativo di difendere la fidanzata, che tentava di fuggire dalle scale.
Emergono altri dati utili per gli investigatori. L’autopsia ha confermato che l’omicida si è scagliato con grande ferocia anche contro la donna. A riferire ciò è l’avvocato Mario Fazzini, legale della famiglia di De Santis, che ha assistito di persona all’autopsia che è stata condotta dal medico legale Roberto Vaglio a Lecce.
Sull’omicidio dunque non si è fatta ancora chiarezza. Ancora in corso l’autopsia sul corpo del giovane.