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La Graffa: golosa specialità partenopea

La graffa è una specialità della tradizione napoletana. Ciambella fritta, a base di patate e farina, viene servita dopo averla ricoperta di zucchero. Questo dolce caratteristico partenopeo rappresenta una rielaborazione dei krapfen tedeschi (piccoli impasti fritti, ripieni di confettura) e la sua comparsa risale al XVIII secolo.

La lievitazione dell’impasto presenta tempi molto lunghi, da dover rispettare in modo da poter garantire una buona riuscita del prodotto culinario e dunque la classica consistenza soffice (particolarmente apprezzata e amata). Solitamente le graffe vengono preparate nel periodo di Carnevale e affiancano – sulla tavola – chiacchiere e sanguinaggio. Nelle varie città della Campania, però, si possono trovare nei bar quotidianamente (indipendentemente dal periodo dell’anno). Molto spesso vengono scelte, infatti, per la colazione.

Un’altra abitudine partenopea è quella di mangiare questo appetitoso dolce in tarda serata, insieme agli amici, per concludere piacevolmente il tempo trascorso insieme. Il dolce offre, tra l’altro, una doppia possibilità, in quanto può essere preparato in due diverse maniere, al forno e fritto.

Ma quali sono i locali più rinomati, nel panorama napoletano? La regina delle graffe partenopee è indubbiamente quella dello Chalet Ciro. Situato nella zona di Mergellina, lo storico locale è sempre stato ambito dai più golosi, sia per i gelati che per i dolci. Ogni graffa viene fritta stesso davanti al cliente e presentata ancora calda, quindi particolarmente soffice. Negli ultimi anni lo Chalet può vantare, inoltre, il lancio del “ConoGraffa“: una via di mezzo tra la loro apprezzatissima specialità e il gelato con panna. Un’altra meta che garantisce qualità è la Grafferia, in via Chiaia, famosa per le graffe bigusto e per i bomboloni fritti ripieni di creme.

Nel ricco elenco, si trovano anche la Graffetteria Magn Magn (in via Mario Fiore), Voglia di Graffa (in via dei Tribunali), Pirò Cafè (in via dell’Epomeo), La Padella (in via Fracanzano), La Grafferì (in via Giotto), il Ciottolo (in via Amerigo Vespucci e in viale Michelangelo).