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Patto trasversale per la scienza: abolire il doppio tampone

Il Patto trasversale per la scienza chiede di abbandonare il criterio del doppio tampone.

In Italia bisogna rivedere la strategia del doppio tampone per constatare la presenza del Coronavirus. Oggi pomeriggio ci sarà la riunione del Comitato Tecnico Scientifico e l’organizzazione del Patto trasversale per la scienza.

Il Patto trasversale per la scienza è composto da medici, scienziati e società civile. Questa organizzazione chiede allo stato e al Comitato Tecnico Scientifico di rivedere la politica del doppio tampone. Infatti in Italia una persona viene considerata contagiosa fino a che, per due volte, il tampone non dà esito negativo.

Questa procedura in alcuni casi sembrerebbe troppo lenta. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo lasciato questo criterio per la contagiosità dei pazienti. In effetti, per base scientifica, il periodo di contagiosità da Covid-19 inizia 48 ore prima che si manifestino i sintomi. Il picco del contagio si verifica solo nei primi giorni, poi la situazione e sintomi si annullano fino a scomparire in un lasso di tempo di dieci giorni.

Nonostante questo, però, la positività al tampone avrebbe bisogno di diverse settimane per scemare.

Sulla base di questa questo argomento,  il Patto Trasversale per la scienza ha quindi chiesto: ” Adottare sulla scia di quasi tutti gli altri Paesi il criterio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Avrebbe rilevanti e immediati vantaggi non solo per le persone coinvolte, ma anche per la sanità pubblica. Infatti, il timore di venire isolati senza un termine temporalmente definito costituisce un pericoloso incentivo al nascondimento dei propri sintomi per chi si ammala, oltre che all’utilizzo dell’app di tracciamento”.

Questo appello è stato poi inviato al Presidente del Consiglio, al Ministero della Salute, al Presidente del Comitato Tecnico Scientifico e ai Presidenti delle Camere.

Sarà molto importante stabilire delle nuove regole per stabilire i contagi. La maggior parte dei paesi europei, infatti, non segue la procedura del doppio tampone per verificare la positività di un paziente.

Maria Saviano
Maria Saviano
Maria Saviano nasce ad Ottaviano, il 20 Marzo 1996. Consegue il diploma di maturità Classica, presso il liceo Armando Diaz di Ottaviano e attualmente studia, Lettere Moderne, presso il dipartimento di Lettere e Filosofia dell' Università Federico II di Napoli. Ama scrivere, leggere, ascoltare musica, fotografare. Appasionata di calcio, segue e ama la Società Sportiva Calcio Napoli.