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Carlo Croccolo e il suo rapporto professionale con Totò

Carlo Croccolo – attore, doppiatore e regista napoletano – nasce il 9 aprile del 1927 e muore a Castel Volturno nel recente 12 ottobre 2019. Dà inizio alla sua carriera artistica nel 1950, con l’interpretazione – via radio – della commedia “Don Ciccillo si gode il sole“. In teatro fa il suo esordio con “L’Amfiparnaso” (diretto da Mario Soldati). Al cinema si fa conoscere con il film “I cadetti di Guascogna“.

Lavora accanto ai più grandi comici, tra i quali Eduardo De Filippo e Totò. Carlo, inoltre, è il doppiatore scelto e autorizzato dal “principe della risata” per innumerevoli film. Ne “I due marescialli” si ritrova addirittura a doppiare anche De Sica, visibile sulla stessa scena di Totò, e quindi le voci dei due personaggi si susseguono in un brevissimo lasso di tempo. Dal ’57 in poi, dunque, dà supporto all’immenso Antonio de Curtis, “prestandogli” la voce, perché – avendo problemi alla vista – non è più capace di “ricalcare” le battute recitate durante le riprese fatte all’esterno.

Il rapporto con Totò caratterizza molto la sua vita, sia dal punto di vista umano che da quello professionale. Lo considera come un padre, dal quale ricevere affetto e severità.

L’attività teatrale di Croccolo è intensa e le sue interpretazioni più famose sono ne “La grande magia” di Eduardo De Filippo (diretto da Giorgio Strehler) e nelle commedie di Garinei e Giovannini “Rinaldo in campo” (con Massimo Ranieri) e “Aggiungi un posto a tavola” (con Johnny Dorelli). La sua partecipazione alla fiction televisiva “Capri“, nel ruolo del pescatore Totonno, gli regala tanto successo sul piccolo schermo.

La scomparsa di Carlo Croccolo, risalente a ottobre scorso è commentata così dalla moglie: “Un compagno di vita tenero e amoroso. Se n’è andato, determinato e consapevole così come è vissuto. A noi tutti resta il dovere e la responsabilità di perpetuarne il ricordo e conservarne il sorriso”.