Il Ministro Boccia, in relazione al problema apertura scuole afferma:”Non c’è alcun slittamento. Se ci sono regioni che ritengono utile fare un’ unica sanificazione, possono farlo come meglio ritengono come hanno fatto sempre nella loro storia”.
Con queste parole il Ministro Boccia, del governo Conte bis, sostiene che la scuola italiana deve riaprire e ripartire.
Questo sarà il primo test post lockdown.
Non tutte le scuole in questa fase, adotteranno i corsi in presenza.
Alcuni istituti, infatti ritorneranno alle lezioni a distanza mediante i corsi on line, già sperimentati durante il lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus.
Il 14 settembre sarà la data che tutti attendono per capire se le misure adottate saranno efficaci.
Non vi è uniformità nelle aperture scuole tra le diverse regione italiane. La prova del nove sarà quando suonerà la prima campanella.
Si procede in ordine sparso. La Campania e Basilicata sono orientate a far slittare la data di apertura delle scuole dopo il 14 settembre.
Orientate a posticipare la data di apertura scuole anche Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Puglia.
Calabria e Abruzzo orientate ad aprire il 14 settembre.
Nonostante le rassicurazioni del Ministro Boccia, vige ancora confusione su apertura scuole.
Per gli studenti e docenti si profila un periodo difficile sia dal punto di vista organizzativo che didattico. Sarà compito delle regioni garantire tutte le condizioni di sicurezza e salute necessarie.
Vista l’emergenza covid-19, i problemi della scuola sono ancora più evidenti.
Sarebbe opportuno aldilà delle autonomie di ciascuna regione, avere un piano organizzativo unico da adottare.
Confidiamo nell’attenzione dei Dirigenti scolastici e tutto il personale docente.
I più preoccupati restano i genitori degli studenti, spaesati dinnanzi ad un’emergenza sanitaria senza precedenti. Vi saranno tutte le distanze di sicurezza e le altre procedure per far si che professori e studenti siano tutelati.
Il 14 settembre è vicino, sarà importante capire come si evolverà la situazione. Purtroppo i contagi in Italia non sono diminuiti.
Si attende un piano del Governo che deve essere in questa fase così delicata attento alle problematiche della scuola italiana che non sono poche.