Oggi, martedì 1 settembre 2020 riparte la scuola italiana con i corsi di recupero, dopo le disposizioni del comitato tecnico scientifico.
A scuola, sarà possibile non indossare la mascherina se i banchi saranno posizionati a un metro di distanza.
Tuttavia, si evidenzia che l’obbligo di utilizzare in aula la mascherina dipenderà anche molto dall’aumento o meno dei contagi.
In merito alla riapertura della scuola, il ministro dell’istruzione Azzolina ha scritto una lettera al corpo degli insegnanti, presidi, personale ata e studenti.
La ministra ha evidenziato che sarà un anno duro ma con i fondi europei si costituirà una scuola ancora più organizzata, funzionale e sicura per il futuro.
Inoltre, il comitato tecnico scientifico ha spiegato che oltre la mascherina, a scuola devono essere utilizzate anche tutte le altre norme per ridurre la diffusione del Covid 19.
A tal proposito, ricordiamo l’uso costante di gel per disinfettare le mani e starnutire nel proprio gomito.
In aggiunta, il cts ha specificato che in base al dato epidemiologico, potranno essere inserite nel corso nell’anno anche altre direttive.
Sulle raccomandazioni emanate dal Comitato tecnico scientifico si è espresso anche Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi.
Egli ha definito apprezzabili le direttive esposte dal comitato tecnico scientifico e le varie specifiche da zona a zona.
Giannelli ha anche apprezzato la misura riguardante la scuola primaria dato che permetterà ai bambini di poter apprendere in un clima sereno e armonioso.
La scuola riaprirà ufficiale il 14 settembre, anche se molte regioni stanno pensando in autonomia di far slittare l’apertura in data 24 settembre.
A tal proposito, la Azzolina ha garantito la presenza del corpo insegnante in aula, sottolineando che esso in Italia è sano e competente.
Dunque, il vero banco di prova sarà dal 14 settembre non poi.
Il comitato tecnico scientifico consiglia alle scuole di agire con prudenza in quanto si rischia una seconda ondata di contagi.