A Fuorigrotta, presso piazza Pilastri, è presente un’antica stele.
Tale stele risale ai tempi di Ferdinando IV, quando Fuorigrotta, grande quartiere del comune di Napoli era solo un piccolo villaggio. A tal proposito, si ricorda che fu realizzata nel 1789.
Dunque, questa antica lapide è inserita nel recinto della scuola “Silio Italico”, all”angolo della strada che conduce alla scuola “Calise”, ormai chiusa.
Infatti, Largo Pilastri, di cui la stele prende il nome, è scomparso dopo i lavori urbani effettuati durante il ventennio fascista.
Cosa troviamo inciso di così importante sulla stele?
Sulla lapide, è inciso un editto del re Ferdinando IV di Borbone, che obbliga tutti i mercanti a sottoporti al controllo sanitario, che si presume avvenisse presso largo Pilastri, dove si trovava appunto la stele.
Quindi, i mercanti dovevano far controllare la loro merce e se si fossero rifiutati, venivano condannati a due mesi di carcere e al sequestro dei carretti.
Il monumento fu posizionato in quel punto apposito perchè quella era un punto nevralgico della città. Pertanto, il re delle due Sicilie, attraverso quella stele costituì un vero e proprio posto di blocco.
Il re Ferdinando IV di Borbone aveva istituito questo posto di blocco per evitare che le malattie infettive potessero estendersi dalle zone paludose al centro della città attraverso le merci trasportate dai mercanti.
In particolare, era un antico blocco sanitario per bloccare la malaria, che all’epoca provocava molti morti nella zona.
Attualmente, il testo inciso sulla stele è leggibile, ma è stato danneggiato da vari atti vandalici e dall’incuria.
Il monumento si trova in queste cattive condizioni, nonostante negli anni più volte sia stata richiesta maggiore manutenzione, tutela e valorizzazione del monumento.
Pertanto, nonostante la lapide abbia una rilevanza storica importante, risulta essere poco conosciuta nel quartiere. Oggi, la stele di piazza Pilastri è un monumento dimenticato.