venerdì 22 Novembre, 2024
16.3 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

“I have a dream”, il discorso di Martin Luther King

Il 28 agosto 1963 – al Lincoln Memorial di Washington, successivamente a un’importante marcia di protesta per i diritti civili – Martin Luther King apre il suo discorso, dal titolo “I have a dream”. Le parole di King risultano rivoluzionarie e sono ritenute simbolo della lotta americana contro il razzismo. La sua grande speranza consiste nel vedere raggiunta l’uguaglianza tra persone di colore e bianche.

Il contenuto – prima di raggiungere la sua forma definitiva – prevedeva altre parole e il discorso doveva intitolarsi “Normalcy, Never Again”. Sarebbe dovuto essere il risultato di varie bozze elaborate nel tempo ma, durante l’orazione del discorso, King decide di lasciarsi ispirare dalla cantante Mahalia Jackson. La regina del gospel aveva esclamato più volte: “parla del sogno, Martin!”. Dunque Martin Luther King decide istantaneamente di abbandonare i programmi e inizia a improvvisare, parlando in maniera spontanea, dal profondo del cuore.

Martin Luther King è stato un pastore protestante che ha affiancato, alla sua funzione religiosa, quella di politico e attivista. Leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, spicca ben presto per la sua appassionata attività di pacifista. Prende ispirazione da Gandhi (sostenitore della non violenza), perché le sue opere rappresentano per lui una fonte preziosa dalla quale poter attingere.

Ritenuto protagonista della resistenza non violenta e paladino degli emarginati (nonché “redentore dalla faccia nera”) Martin Luther King si batte contro ogni pregiudizio etnico. Predica – con estrema convinzione – l’ottimismo creativo dell’amore e della resistenza non violenta, combattendo la rassegnazione passiva e la reazione violenta.

Il discorso del leader è considerato un capolavoro della retorica, in quanto evoca la Dichiarazione D’indipendenza, il Proclama di emancipazione e la Costituzione degli Stati Uniti d’America.

Già dall’inizio si appella ad un testimone assente: si tratta di Abramo Lincoln. Mette in risalto le sue caratteristiche positive, attraverso la definizione di “grande americano”.

Il discorso “I have a dream” della Marcia su Washington è l’occasione per rivendicare le promesse della democrazia.