La Terra ha sempre affascinato e sono diverse le immagini che abbiamo a disposizione, che ne ritraggono la bellezza.
Ma quando precisamente è stata scattata la prima foto della Terra?
La prima foto che ritrae in nostro pianeta fu scattata il 23 agosto del 1966 da Lunar Orbiter I.
In realtà Luna Orbiter venne lanciato in orbita per inviare alla Nasa foto del suolo lunare per scegliere il luogo migliore per gli atterraggi delle sonde Surveyor e per le missioni Apollo; esso scansionò un totale di 5 milioni di chilometri quadrati della superficie lunare portando a termine il 75% degli obiettivi prefissati.
Dunque, quelle scattate da Lunar Orbiter I sono considerate le prime foto della Terra, in opposizione a quanti pensavano che le immagini fossero state scattate dall’Apollo 8.
Un evento da ricordare, che cade proprio il 23 agosto; proprio quel giorno dell’anno 1966 alle 16:36 ora del meridiano di Greenwich, giunsero le prime foto; la sonda era alla sua sedicesima orbita, quando, poco prima che scomparisse dietro alla Luna, furono inviati da Terra i comandi necessari a farla ruotare su se stessa quel tanto che bastava per inquadrarla in fase crescente, dietro l’orizzonte lunare.
23 agosto 1966: un evento da ricordare
Naturalmente in quel periodo le fotografie in formato digitale ancora non esistevano, infatti, il Lunar, possedeva un sistema fotografico realizzato dalla Eastman Kodak, che costruì un vero e proprio laboratorio di sviluppo a bordo, installato sulla sonda e completamente automatizzato.
Dopo esser state sviluppate, le immagini erano scandite da un fotomoltiplicatore e trasmesse via radio a Terra, una riga dopo l’altra, come una specie di – Fax.
Ricordiamo che ancora oggi, proprio quelle foto, un patrimonio inestimabile e di rara bellezza, rappresentano delle icone, oltre a suscitare tanta meraviglia.
Le immagini mostravano una superficie crescente, alla quale furono attribuiti degli aggettivi maestosi, e negli Stati Uniti, fu etichettata come la “foto del secolo”.
Prima dell’aprile 2017 tutte le fotografie sono state consegnate al Planetary Data System (PDS) della NASA, un archivio digitale per i dati della missione NASA e di supporto a terra.