Il mercato chiama, il Napoli risponde. Nonostante l’arrivo dell’estate, impossibile pensare alle vacanze, quelle possono anche aspettare. Già nella finestra di calciomercato invernale, i partenopei sono stati molto attivi, portando alcuni giocatori all’ombra del Vesuvio, rivelatisi poi fondamentali nello scacchiere tattico di Rino Gattuso.
Tra il rumore del mare e il caldo asfissiante, tutt’ora non c’è tempo per riposare ma soltanto di nuovi innesti, nuovi innesti che permetteranno agli azzurri non solo di centrare la qualificazione alla prossima Champions League e magari chissà sognare il tricolore, ma anche di competere con le big in terra europea. C’è un’Europa League a cui partecipare e chissà, addirittura vincere, alzare al cielo la coppa ed aggiungere un nuovo trofeo in bacheca, dopo la Coppa Italia vinta ai rigori contro i rivali bianconeri della Juventus. Ma per ottenere successo e ricevere soddisfazioni, dopo aver scelto e portato al San Paolo un allenatore del calibro di Rino, l’unico modo è rappresentato dal mercato e dai suoi colpi da novanta.
Per sette lunghi anni il Napoli ha “campato di rendita” sul mercato, quello dell’estate del 2013. Dopo sette anni di sessioni di mercato non proprio strabilianti, è giunto il momento di rifarsi perché non si può più sbagliare. Non si può cadere in errore come avvenne nel 2016, dopo che i soldi incassati dalla cessione del Pipita, non furono investiti nel migliore dei modi, giocatore giunto in Campania tre anni prima, successivamente l’addio di un pezzo pregiato del Napoli, un calciatore che ha scritto una pagina importante della storia azzurra, il Matador Cavani.
Tre anni dopo nel 2016, l’incasso di Higuain fu investito per l’acquisto di alcuni giovani, quelli delle belle speranze. Zielinski, Milik, Maksimovic, Rog e Diawara. Un successo economico, date le plusvalenze fatte e quelle che si faranno. Nessuno dei cinque nomi, però, eccetto forse i primi due, hanno offerto un grosso e reale contributo agli azzurri: per Arkadiusz c’è sicuramente l’alibi dei due gravi infortuni, i quali hanno influenzato sia l’aspetto mentale che fisico, gli altri, invece, hanno di gran lunga deluso l’intera tifoseria azzurra.
Una nuova rifondazione, una vera rivoluzione ha caratterizzato il Napoli: alcuni senatori dello spogliatoio partenopeo hanno già le valige preparate e numerosi giovani sono pronti per accaparrarsi una maglia da titolare. I soldi per il mercato giungeranno dalle cessioni di Allan, Milik e Koulibaly; altri, come Maksimovic e Fabian, sono in cerca della conferma, per calpestare, almeno un’altra annata, l’erba verde del San Paolo. Per completare il quadro, la cornice è costituita dai nomi di Younes e Llorente, magari anche Hirving Lozano.
Insomma, un tesoretto importante, predisposto ad essere impiegato per l’acquisto di alcuni tasselli, utili a completare il puzzle di Rino. Circa 120/130 milioni da investire su giocatori pronti, fatti e finiti. Tutto sta a capire chi farà mercato. Giuntoli conosce molti giocatori, per convenzione ognuno di essi, ma non è semplice mettersi in contatto con presidenti di top club per tentare di portare al Napoli pezzi pregiati del mercato. Sono sorti anche alcuni dubbi riguardo le sue nozioni e la sua stessa persona: egli possiede delle conoscenze in ambito internazionale, ma forse non eccessive.
Il calciomercato del Napoli, comunque, sembra prendere una piega molto chiara, si sta cominciando a vivere un momento bollente per gli azzurri. Kalidou Koulibaly pare non sia mai stato così vicino all’addio, con il Manchester City col fiato sul collo, pronto a scippare al Napoli il difensore di origini senegalese, sebbene l’ultima stagione discreta. I Citizens avrebbero deciso di offrire alla compagine napoletana 70 milioni di euro più 10 di bonus, un’offerta ghiotta ed allettante che potrebbe rivelarsi decisiva. ADL sarebbe pronto a dire sì alla sua cessione, una risposta affermativa che arriverebbe dopo un disteso arco di tempo e i numerosi corteggiamenti di Pep. Chi prenderà il suo posto? Otamendi rimane più di un’idea, ma probabilmente il difensore centrale del Lilla, Gabriel, sarebbe il giocatore prescelto dal Napoli.
Non solo Koulibaly, però, perché ad una settimana dal ritiro di Castel di Sangro, il Napoli lavora anche per sbloccare la cessione di Allan, ormai da tempo scontento e desideroso di giocare altrove, a causa dei burrascosi rapporti con il club, successivamente al mancato approdo all’ombra della Torre Eiffel, al PSG, peggiorati per l’ammutinamento vissuto da protagonista ed un calo di rendimento che l’ha portato a sedere in panchina per buona parte della stagione. Nonostante le difficoltà e l’annata deludente, il valore di Allan resta indiscutibile. Everton, Atletico Madrid e Borussia Dortmund sono pronte a darsi battaglia pur di aggiudicarsi il centrocampista brasiliano, anche se quest’ultimo partirà per una nuova avventura solo con un’offerta irrinunciabile.
E la questione Milik? Sicuramente questo resta il caso più spinoso nel mercato in uscita. Il suo futuro è legato alla scelta della Juventus su chi affiancare a Ronaldo. Zapata e Jimenez sono in lista ma restano nomi quasi impossibili, a causa delle alte richieste di Atalanta e Wolverhampton. E Dzeko? Resta una soluzione valida ma per il bosniaco il discorso è legato al sostituto che la Roma avrebbe individuato proprio in Arek, troppo desideroso di trasferirsi a Torino, piuttosto che recarsi nella capitale.
I nemici del club sono ben altri: Inter, Juventus, Lazio e Atalanta per il momento non preoccupano più di tanto, il più agguerrito e valente è la fretta. La stagione è appena finita, ma tra una settimana si va già in ritiro e avere in gruppo dei giocatori pronti a partire, potrebbe non essere salutare per gli stessi calciatori e i membri della società. Gattuso corre il rischio di allenare un gruppo che sarà poi molto diverso da quello che inizierà il Campionato il 19 settembre.