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Gnocchi alla sorrentina: caratteristiche, origini e curiosità

Una delle pietanze napoletane che non delude mai e delizia il palato sono gli gnocchi alla sorrentina. Una vera e propria certezza per i buongustai e coloro che sono di buona forchetta. Un piatto che si configura come un must sulle tavole partenopee, soprattutto durante i pranzi domenicali, super, da leccarsi i baffi. Ma scopriamo qual è l’origine e le sue curiosità.

Gli gnocchi alla sorrentina, secondo la tradizione, si presentano in tavola in un vasetto monoporzione di terracotta, e, oltre ad avere un ottimo sapore, si mostrano anche come un piatto di bell’aspetto, con gli gnocchi insaporiti con pomodoro, mozzarella e una foglia di basilico. Una delizia sia per gli occhi, che per il palato.

Per quanto riguarda la loro origine, la tradizione si collega, inevitabilmente, alla città di Sorrento, in particolare a Via Tasso, dove c’era una taverna e un cuoco curioso. Quest’ultimo, infatti, incuriosito dalla particolare forma dello gnocco, volle studiarlo e sperimentare. Nel lavorarlo e creare piccoli tocchetti tondi, il cuoco subito si rese conto delle caratteristiche dello gnocco, morbidezza e la gran maneggevolezza. Qualità che dovevano essere tenute però sotto controllo, in quanto c’era il rischio che, essendo troppo morbide, potessero creare un unico blocco. Problema poi risolto buttandoli nell’acqua bollente.

In generale, questa pietanza ha origini remote. Per quanto riguarda gli gnocchi, infatti, tutto ebbe inizio nel XVI secolo, quando iniziò l’importazione della patata, elemento base dello gnocco, dall’America in Europa.

Lo gnocco ha parecchi soprannomi, alcuni sembra siano di origine greca, e provengano da “strongulos” e “preptos”. Ma, c’è anche una leggenda napoletana secondo la quale, gli gnocchi di patate nacquero in Campania, e tutto ebbe inizio quando un abate molto goloso di gnocchi, ne abusò talmente da farne un’indigestione e rischiò di soffocare. Da questo episodio, deriverebbe il soprannome dello gnocco, cioè “strangulaprievite”, che tradotto vuol dire strangola prete.