Superbonus: come richiederlo? Proprio ieri il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha approvato il modello di comunicazione che sarà possibile inviare a partire dal 15 ottobre 2020 ed entro il 16 marzo dell’anno successivo rispetto a quello in cui si sostiene la spesa, per accedere al progetto superbonus. Sarà possibile usufruire dei benefici esclusivamente attraverso il suddetto modello approvato, in via telematica.
Chi può accedere al superbonus
Potrà usufruire del superbonus il possessore o detentore dell’immobile di riferimento, in base ad un titolo idoneo al momento in cui hanno inizio i lavori o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente. Inoltre, anche i familiari e i conviventi di colui che sostiene la spesa possono accedere al superbonus per le ristrutturazioni al 110%.
Possono accedervi poi gli imprenditori e i professionisti autonomi per quanto riguarda “le unità immobiliari all’interno dei condomini per i lavori sulle parti comuni”.
Quali spese rientrano nel progetto?
È poi da ricordare che rientrano nell’agevolazione prevista i “costi per i materiali, la progettazione e le spese professionali connesse (perizie e sopralluoghi, spese preliminari di progettazione e ispezione e prospezione)”, purché vengano effettivamente realizzati.
Si tratta di chiarimenti interpretativi sul contenuto della circolare dell’Agenzia delle Entrate per quanto concerne l’incentivo introdotto con il piano di Rilancio.
Ma, a proposito di chiarimenti interpretativi, è specificato che esprimendosi sulla possibilità di accedere al bonus dei conviventi del soggetto interessato, è necessario che questi siano tali “dalla data di inizio dei lavori o, se antecedente, al momento del sostenimento delle spese”.
L’incentivo può essere utilizzato anche per quanto concerne gli immobili che non siano destinati ad abitazione principale dove può svolgersi la convivenza, “mentre non spetta al familiare su immobili locati o concessi in comodato”.
Ha diritto alla detrazione, inoltre, il soggetto promissario acquirente dell’immobile, alla presenza però di un contratto preliminare per la compravendita dello stesso, seguito da regolare registrazione.
La porta sembra aperta anche per le persone che svolgano attività di impresa o arti e professioni “per i lavori sulle parti comuni degli edifici deliberate dalle assemblee condominiali”. Per quanto riguarda le singole unità immobiliari, invece, il bonus è riconosciuto limitatamente agli immobili che non riguardano l’attività esercitata.
Onde evitare uno scenario in cui gli strumenti messi a disposizione attraverso questo meccanismo non vengano sfruttati nelle loro potenzialità, sarà messo a disposizione un team di tecnici che si occuperà della consulenza per i soggetti che vogliano dare avvio alle ristrutturazioni attraverso questo tipo di agevolazione.