Vaticano, saranno sei donne al comando dell’economia scelte da Papa Bergoglio.
Una svolta all’interno del Consiglio dell’Economia vaticana, escono di scena sei persone che erano al timone della vecchia riforma delle finanze per lasciare spazio a docenti, manager di imprese e banchiere.
Reinhard Marx arcivescovo di Monaco resterà come coordinatore all’interno del Collegio, mentre tra le fila dei laici entrerà Alberto Minali ex amministratore delegato della Cattolica Assicurazioni. Esce defnitivamente di scena Joseph Zahara, al centro delle polemiche in passato circa il Vatileaks.
Il Consiglio dell’economia vaticana, ha il compito di controllare e gestire tutte le attività amministrative e finanziarie del Vaticano, delle strutture e istituzioni collegate alla Santa Sede e allo Stato della Città del Vaticano.
Tale Consiglio inoltre ha il potere di approvare il bilancio ed è composto da quindici membri per una commissione mista di cui fanno parte otto vescovi e cardinali e sette laici provenienti da vari Paesi.
Al di sopra di essi esiste un coordinatore, un cardinale, mentre la vigilanza su tutti gli enti del Consiglio afferisce ad un prefetto, che è in questo caso Guerrero Alves, gesuita.
La novità è quindi l’entrata in Vaticano di sei donne laiche, laddove prima non era ammesso o comunque non accettato. Una scelta che cambia certamente la faccia del comando dell’economia all’interno della Santa Sede. Le donne al comando sono: Ruth Maria Kelly,María Concepción Osákar, Charlotte Kreuter-Kirchhof, Eva Castillo Sanz, Leslie Jane Ferrar, Marija Kolak. Molte di queste sono già docenti universitarie e altre come Ruth Maria kelly ha fatto parte tra il 2004/08 del governo laburista quando al governo c’era Tony Blair e Gordon Brown ed attualmente è vicedirettrice dell’Università cattolica di Londra, St. Mary.