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Fausto Coppi, un nome dietro il quale si nasconde la storia

Correva l’anno 1949, trentaseiesima edizione della Grande Boucle, si svolgeva in ventuno tappe, su un percorso di complessivi 4808 km. Una gara vinta per la prima volta da un semplice passista-cronoman, un abile scalatore italiano. Circa settantuno anni fa, particolareggiatamente il 24 luglio degli anni Cinquanta del XX secolo trionfava “l’Airone“, più noto come “il Campionissimo“, o semplicemente Angelo Fausto Coppi.

Il giovane di Castellania diventava, così, il primo corridore della storia a realizzare l’accoppiata vincente Giro d’ItaliaTour de France nel medesimo anno solare. Il piemontese concludeva la propria impresa, sulle strade di Francia, con il tempo di 149h40’49”, ad una velocità media di 32,121 km/h.

Il secondo della classifica era occupato dallo scalatore italiano Gino Bartali, staccato di 10’55” dal vincitore (al terzo ed ultimo podio al Tour, dopo i due trionfi nelle edizioni del 1938 e del 1948). Lo scalatore francese Jacques Marinelli si piazzava invece al terzo posto della classifica generale, distanziato di oltre 25′ dal vincitore.

La prima vittoria arrivava con la classica d’apertura, la Milano-Sanremo, che Fausto Coppi vinse andando ad inseguire e poi riprendere Fachleitner e Vito Ortelli in cima al Turchino e condannando, quindi, quest’ultimo con un distacco di 4 minuti. Arriva il Giro d’Italia: dopo le tappe presso le grandi vette la Maglia Rosa è Alfredo Leoni, con 9 minuti di vantaggio su Fausto e 10 su Bartali.

Successivamente, cominciano sulle Dolomiti i primi attacchi del Campionissimo: all’arrivo di tappa Leoni è ancora Maglia Rosa, ma con soltanto 43 secondi di vantaggio. Il percorso da Cuneo fino a Pinerolo è uno dei più consistenti che Fausto Coppi effettuerà, in uno dei suoi più grandi capolavori, fuggendo da solo sulla Maddalena e scappando via da tutti per ben 190 km. Dopo questa tappa, termina praticamente il giro e, superate quelle finali, l”l’Airone” vola in alto, sulla cresta dell’onda vincente.

Per quanto riguarda il Tour de France, invece, i partecipanti erano divisi in squadre nazionali. Le punte di diamanti, gli elementi più validi del team italiano sono Gino Bartali, vincitore della storica edizione del Tour del 1948, e Fausto Coppi, fresco vincitore del Giro d’Italia, dove ha trionfato con oltre 23 minuti proprio su Bartali.

Coppi parte molto male, giungendo ad accumulare oltre mezz’ora di ritardo nelle prime tappe. Durante la settima frazione Fausto comincia a macinare, ottiene la prima vittoria ed inizia a risalire la classifica. La sedicesima tappa è Cannes e viene vinta da Bartali, il quale riesce anche a strappare il primato in classifica generale a Magni.

La 17° tappa, invece, è Briançon. Il Campionissimo Fausto Coppi trionfa staccando tutti con una fuga solitaria. Con questa vittoria, supera in classifica generale Bartali e si impadronisce della maglia gialla, quando mancano solo 4 tappe alla destinazione. Coppi chiude ogni contesa, vincendo anche la Colmar, con un vantaggio dal secondo di ben 11 minuti. Campione del Giro d’Italia, vincitore del Tour de France e tanti record frantumati, cosa si può chiedere di più?