Passata la fase emergenziale causata dal Coronavirus, il Policlinico Federico II di Napoli apporterà delle grosse novità per affrontare nel migliore dei modi la terapia post-operatoria. Lunedì 20 luglio, infatti, presso l’Aula Magna “Gaetano Salvatore” della struttura, avrà luogo la cerimonia di inaugurazione della nuova Terapia Intensiva.
Si tratta di un provvedimento della Regione Campania per rafforzare e irrobustire l’offerta del Sistema Sanitario Regionale, con l’intento di ridurre la mobilità extra-regionale per interventi chirurgici molto spinosi e multimodali, per i quali numerosi cittadini campani si rivolgono a centri privati delle regioni del Nord.
I nuovi posti letto di terapia saranno destinati alla Terapia Intensiva Post Operatoria dell’edificio di Napoli. Questa nuova realizzazione permetterà di ricavare un centro trapiantologico multirogano, adulto e pediatrico (rene-fegato, fegato-pancreas, trapianto da vivente) e sviluppare interventi di chirurgia complessa, come quella del fegato, del pancreas e delle vie biliari, tutti completamente innovativi multimodali e pluridisciplinari, che esigono, cioè, la partecipazione di professionisti, appartenenti a diverse branche specialistiche.
Diretta dal professor Giuseppe Servillo, direttore dell’UOC di Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica, l’attuazione di questa nuova terapia intensiva ha richiesto una ripartizione di alcuni spazi assistenziali, con lo spostamento della senologia e i locali per allestire un nuovo reparto come questo, logisticamente integrata nel DAI Materno-Infantile, per la creazione di un dipartimento funzionalmente dedicato alla salute della donna.
Parteciperanno all’evento anche il Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia Luigi Califano, il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica Gaetano Manfredi, il Rettore dell’Università Federico II di Napoli Arturo De Vivo, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II Anna Ievolino ed ed il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
L’ennesimo intervento di crescita per continuare lungo la scia del progresso e non interrompere la camminata su questo percorso. Sicuramente il Covid ha messo in luce le grosse problematiche sanitarie che per anni hanno travagliato la società, ma la strada è sicuramente quella giusta.