Stadi aperti ma non adesso. La Lega Serie A tira ancora la corda e vorrebbe far cedere la politica. Stavolta Spadafora punta i piedi e dice la sua.
Stadi aperti: la Lega tira ancora la corda con Spadafora
La Lega Serie A, senza pudore, non si sazia e vuole la riapertura immediata degli stadi. Con lo stato d’emergenza prolungato sembra ancora impossibile, ma intanto il ministro Spadafora non ci sta e dice la sua.
Le sue parole vengono riportate dal Corriere dello Sport il 16 luglio: “Per la riapertura degli stadi si ritiene di dover continuare su quella linea di prudenza – ha dichiarato il ministro pentastellato – che è stata seguita finora e stiamo lavorando in maniera forte con Federazione e Lega perché a settembre, alla partenza del nuovo campionato, ci sia modo di riaprire gli impianti al pubblico”.
Peccato che il campionato nuovo dovrà ripartire ad agosto per evitare eccessivi tour de force e lasciare spazio alle Nazionali che preparano l’Europeo Itinerante. Spadafora nelle dichiarazioni sembra non avere molto la cognizione del tempo, ma ci tiene a ribadire una linea dura. Stavolta non si cede alle pressioni della Lega Serie A, stavolta unità nazionale in tutto e per tutto. Basta licenze al gioco del pallone, ma sembra anche un po’ contraddittorio parlarne.
“È vero che negli stadi c’è molto spazio ma è considerato molto rischioso gestire l’afflusso e il deflusso di un numero enorme di persone con i controlli necessari all’ingresso – ha detto ancora il ministro -. Mancando poco più di due settimane alla fine del campionato, sarebbe difficile organizzare tutto”. D’altronde da queste parole si capisce bene la confusione del ministro che pubblicamente non si sbilancia ma che poi sa bene cosa accade nel mondo reale.
La gente non va allo stadio, ma a ballare “a distanza di sicurezza” certamente si. Gli italiani affollano discoteche, centri commerciali, ed addirittura concerti che sono ripresi. Affollano le piazze per protestare contro il governo, però non possono andare allo stadio. Ripartito il calcio, cioè il motore, ha senso fermare la macchina?
Leggi anche: IL 10 MAGGIO A NAPOLI