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Libri bruciati negli Usa, quando il virus diventa la paura

Esiste in natura un virus peggiore del Covid-19, è la paura. Negli Usa l’ipocondria prende piede diventando dilagante. Tanto che alcuni bibliotecari statunitensi si sono visti restituire dei libri in uno stato impensabile, bruciati. Alcuni dei cittadini maggiormente presi dal panico hanno infatti pensato di mettere i libri presi in biblioteca nel proprio forno a microonde, per sanificarli. Il caso in questione è avvenuto nel Michigan, a Gran Rapids. A denunciare l’evento è stata Elizabeth Guarino-Kozlowicz, responsabile regionale della Kent District Library.

Koklowicz ha scritto dello strambo avvenimento in un post su Facebook, in cui allega le foto del libro disastrato. Nella didascalia la manager ha ricordato al pubblico americano che tutti i libri contengono al loro interno un cip metallico che, se messo in microonde, brucia. Ogni libro del Paese reca in sé la suddetta targhetta di identificazione a radiofrequenza, come spiega lei stessa alla Cnn.

E pensare che l’argomento Coronavirus e libri era stato già trattato in un webinar dall’epidemiologo David Berendes, per mezzo dell’l’Institute of Museum and Library Services (IMLS). Berendes si era premurato di chiarificare proprio questo aspetto, dicendo di non preoccuparsi di disinfettare i libri presenti in casa. Sebbene esistente sui libri il virus “lo sarebbe in quantità molto basse e si estinguerebbe abbastanza rapidamente” aveva specificato.

Tutto ciò si verifica senza contare che le stesse biblioteche si occupano della sanificazione dei testi. Seguendo le linee-guida stabilite dal CDC (Centro per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie), i libri vengono messi in quarantena per 72 ore dopo la restituzione.

Anche il nostro ICPAL (Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro) ha ovviamente stilato le procedure per la tutela dei beni archivistici e librari italiani. Le superfici dei libri potrebbero ospitare il virus per un massimo di nove giorni, per cui è richiesto l’isolamento dei beni per una durata di almeno 10 giorni, senza far uso di disinfettanti che potrebbero danneggiarli. In seguito alla consultazione del materiale cartaceo – da effettuarsi con guanti e mascherina – esso dovrà essere posto in quarantena sempre per dieci giorni, in delle buste di plastica, rimanendo quindi indisponibile per quel tempo.

La vicenda statunitense dei libri bruciati,  richiama alla memoria la gaf di Trump di aprile, dove suggeriva iniezioni di disinfettanti ed esposizione al sole. Che non abbia emesso delle dichiarazioni della stessa risma anche per i libri? Non in questo caso, il Presidente è troppo impegnato in vista dell’Election Day.

Rosalba Caramiello
Rosalba Caramiello
Giovane psicologa clinica laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" ed educatrice, appassionata di giornalismo e fotografia.