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Il cast “geniale” della serie tv all’Ischia Film Festival

Parte del cast “geniale” della celebre serie tv, è approdato nuovamente ad Ischia, nell’ambito dell’ dell’Ischia Film Festival.

L’Amica geniale: la migliore serie drammatica degli ultimi dieci anni

Il Primo Festival dopo il Covid, ha ospitato alcuni dei protagonisti del cast delle prime due stagioni della serie di Saverio Costanzo.  La serata con i cinque volti della celebre serie, ha coinvolto tante persone, sempre tenendo conto delle norme sanitarie vigenti, e forte era l’entusiasmo sia del pubblico presente, che degli attori, divenuti delle vere e proprie star.

Ricordiamo che l’Amica geniale e il sequel, Storia del Nuovo cognome, hanno ottenuto una percentuale di share altissima, ogni sera; inoltre, si è registrato un vero e proprio boom di vendite della quadrilogia. Tutto ciò, ricorda quanto è stato detto dalla critica, che l’ha definita: la migliore serie drammatica degli ultimi dieci anni.

Ovviamente, gli spettatori, sempre più numerosi, ma anche i lettori appassionati, si chiedono come abbia avuto inizio tutto e come gli attori, trasposti sul piccolo schermo, abbiano accolto le somiglianze caratteriali o comportamentali con i personaggi interpretati.

“A tredici anni ho deciso di voler recitare, con una passione nata dentro di me; l’ho subito detto a mia madre, che mi ha dato supporto. Dopo pochi mesi, essendomi trovata nel posto giusto, al momento giusto, ho avuto modo di partecipare ai casting de L’amica geniale, proseguiti per mesi e mesi. Ho dato tutta me stessa per ottenere quel ruolo e sin da subito, ho avvertito una grande vicinanza caratteriale tra me e Lila, soprattutto l’energia, la vitalità, la forza”. Queste le parole di Gaia Girace, che ha interpretato Lila.

L’amica geniale: un cast magistrale che ha saputo emozionare

Fotoracconto di Lucia De Luise e Claudio Cervera

I protagonisti, visibilmente emozionati, hanno introdotto la proiezione delle prime due puntate della seconda stagione della  serie HBO-RAI Fiction e TIMVISION.

Tanti i temi discussi durante la serata, che ha visto protagoniste le “amiche geniali”; si è discusso di cinema, made in Italy, e di quanto i film e le diverse produzioni possano contribuire allo sviluppo di una determinata location, proprio come nel caso de L’amica geniale. Sicuramente il set di una produzione, che sia un film per il grande o piccolo schermo, non avviene per caso, esistono dei parametri, delle decisioni importanti da prendere, delle esigenze.

Così come è successo ai protagonisti,  Gaia Girace e Margherita Mazzucco, e con loro Giovanni Amura, Elvis Esposito Francesco  Serpico, che durante la serata hanno espresso tante considerazioni ed aneddoti circa i ruoli svolti.

Ha fatto particolarmente sorridere, nell’ambito della serata, ma è stato un personaggio che ha espressamente infuriato i lettori e i telespettatori, Nino, ossia Francesco  Serpico, ragazzo cupo, silenzioso, che ha un cattivo rapporto con i genitori, specialmente con il padre Donato, definito l’ago della bilancia tra Lila e Lenù.

Io ho cominciato quando ero piccolo, la mia prima esibizione con pubblico, se così si può chiamare, è stata la canzone, “A Natale puoi”. Il teatro è arrivato col tempo, facendosi gradualmente spazio, durante gli anni del liceo; posso dire però che è stato fondamentale per sentirmi parte integrante di un gruppo. Anche per me casualmente è arrivata la partecipazione, come attore nel cast de l’Amica geniale; posso dire che a differenza degli altri, per me la “gestazione” è stata un po’ lunga. Diciamo che Saverio Costanzo, non mi ha subito dato conferma, però ricordo un momento speciale, proprio qui ad Ischia, a Barano, dopo una scena mi disse sorridendo:  – Questo Nino te lo sei proprio meritato – fu un’emozione forte per me.

“Ognuno di noi ha dei lati un po’ scuri che fatica ad accettare, e per me è stato un viaggio di crescita; il primo impatto col personaggio, non è stato facile e io ho cercato di capire le motivazioni che si nascondevano dietro ai comportamenti di tale personaggio”.  Ha proseguito Serpico.

Le puntate ad Ischia: regia diversa

Le puntate ad Ischia hanno segnato un passaggio, una crescita dei personaggi; la regia di Alice Rohrwacher, si è basata su uno sguardo quasi fiabesco, un accento sicuramente femminile. Le scene girate ad Ischia, segnano l’inizio di un vero e proprio cambiamento, piuttosto radicale, nel percorso delle protagoniste.

Non solo la regia diversa, con ritmi, ambientazioni e cast diverso e con protagoniste cresciute; a tutto ciò si è aggiunta una sceneggiatura incentrata su toni più netti, meno dissolti, conseguenza anche del periodo storico che le due protagoniste hanno vissuto.

Gli ospiti presenti sul Castello Aragonese, durante l’Ischia Film Festival, hanno ammesso di aver avuto approcci diversi con questa nuova fase della serie.

C’è stato un rapporto molto bello con Alice Rohewacher, abbiamo lavorato insieme in modo sinergico, sin da subito, con lei e con tutto il cast; una mano diversa, alla quale noi ci siamo adattati”. Queste le dichiarazioni di Margherita Mazzucco, ossia Lenù.

Una serie “brillante” che ha emozionato, così come le dichiarazioni degli attori, componente fondamentale della serie; tutti gli attori presenti, quasi timidamente sono intervenuti durante l’Ischia Film Festival. Ricordiamo che Gaia Girace e Margherita Mazzucco, Lila e Lenù, hanno rispettivamente sedici anni.

Attori piccoli anagraficamente, ma grandi nelle interpretazioni, si potrebbe dire magistrali. Puntate emozionanti che hanno emozionato, incuriosito. Per quanto riguarda la ripartenza dei set, la serie continuerà, anche se non si sa quando, ma ora la voglia dei personaggi – attori, è quella di interpretare nuovi ruoli, cambiare, mettersi alla prova.

 

 

Fotoracconto: Lucia De Luise e Claudio Cervera