Doppio Sogno è un evento giunto ormai alla sua 20esima edizione e quest’anno, con il titolo “Remote Control/Oltre la delimitazione” sarà in scena a partire da giovedì 25 giugno fino a lunedì 6 luglio (domeniche escluse).
Si tratta di una storica manifestazione di cinema, musica e teatro che avrà luogo nei magnifici giardini di Villa Pignatelli alla Riviera di Chiaia. Un’occasione per fermarsi a riflettere, attraverso dieci serate sui temi attuali del confinamento, della sofferenza e del cambiamento che ha visto la collettività protagonista negli ultimi mesi a causa delle misure restrittive attuate dal Governo per l’emergenza Covid-19 e ora in fase di ripresa. Sarà proprio un omaggio alla resistenza dimostrata dagli italiani. Il programma sarà articolato in: nove film d’autore, sette azioni teatrali e tre concerti.
La selezione cinematografica si unisce a quella teatrale per un excursus di titoli che raccontano da diversi punti di vista la condizione di costrizione e le difficoltà d’adattamento al cambiamento. Le proiezioni, in lingua originale e sottotitoli in italiano, avranno come protagonosti i capolavori dagli anni ’60 agli anni ‘80 di grandi autori. Il cartellone di cinema e teatro con spettacoli dalle ore 20,30 (Posto Unico 5 euro) si inaugurerà venerdì 26 giugno con il capolavoro del maestro surrealista Luis Buñuel, “L’angelo sterminatore”. Il biglietto per le serate di Azione e Cinema è acquistabile al botteghino la sera stessa dell’evento scelto. Inoltre, è possibile prenotare attraverso i contatti del Teatro Galleria Toledo all’indirizzo mail segreteria.galleriatoledo@gmail.com o con un messaggio alla pagina facebook del Teatro.
La sezione musicale, come già accennato, sarà suddivisa, invece, in tre concerti e tutti avranno inizio alle ore 21:00. Il live delle Ebbanesis aprirà la rassegna giovedì 25 giugno (Posto Unico 20 euro). Il duo al femminile è formato da Viviana Cangiano e Serena Pisa, due voci e una chitarra per rivivere la grande musica napoletana con rivisitazioni. Giovedì 2 luglio concerto di “Paese mio bello-L’Italia che cantava e canta” (Posto Unico 15 euro), con Lello Giulivo, Giovanni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi, ispirato a una raccolta di canzoni popolari registrate da immigrati italiani negli Stati Uniti d’America tra il 1911 e il 1939, insieme con il repertorio del ‘700 napoletano. Infine, Enrico Pieranunzi nel piano solo “Movie Music”, in anteprima nazionale lunedì 6 luglio (Posto Unico 20 euro). Tra i più grandi pianisti e compositori italiani, interpreterà musiche di famosi film, scritte da compositori come Michel Legrand, Johnny Mandel, Charlie Chaplin oltre a quelle firmate da Armando Trovajoli, Nino Rota ed Ennio Morricone.
Il direttore artistico, Laura Angiulli asserisce: “Uscire dalle consuetudini quotidiane è già di per sé una festa perchè la sensazione che si prova è quella di un ritorno alla normalità, che forse non è ancora del tutto reale ma ci si avvicina. Villa Pignatelli e il suo giardino, a noi di Galleria Toledo familiare per la lunga riproposizione della rassegna Doppio Sogno anno dopo anno, rappresenta un primo passo e un auspicio per il ritorno alle attività che indubbiamente derivano dalla messa in pratica della nostra professionalità, ma che soprattutto ci piacciono, ci divertono, interpretano nel bene e nel male il desiderio di dire, di raccontare con linguaggi diversi, di portare in concreto suggestioni e intuizioni. Affidiamo a questo principio d’estate tutti gli auspici migliori, e condensiamo nella varietà del programma l’accenno a prossimi appuntamenti che speriamo in serena attuazione”.
Prosegue la curatrice della rassegna, Lavinia D’Elia, dichiarando: “Durante il lockdown ci siamo resi conto del valore della vita e abbiamo sofferto per il distanziamento e il confinamento. Viene da domandarsi quanto fossimo più liberi prima, quando correvamo tutto il giorno dietro al vento della società dei consumi. O forse, dopo aver vissuto un’esperienza collettiva col nemico invisibile sulla porta di casa, avendo assieme fatto tesoro del comune bene, sarebbe opportuno trovare tempo per cercare di capire le ragioni sottili di quello che accade oggi, qui e ora. Occorre ripensare il modello di società in cui viviamo riempiendo il vuoto dell’incomunicabilità digitalizzata tra noi e gli altri, iniziando a ricucire anche il rapporto con noi stessi, noi, noi tutti, quegli stessi che finora accettavano l’inaccettabile come plausibile. Tutto questo non è giunto a caso. La pandemia è un monito a cambiare direzione. Come dicevano i Sex Pistols “No one is innocent”, Nessuno è innocente”.