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Calo delle vendite di nuove auto in tutta Europa

La crisi sanitaria ha avuto in tutti i settori conseguenze nefaste. Colpite non solo le piccole e medie e imprese ma anche i grandi colossi dell’imprenditoria, non fa eccezione l’automotive.
I segnali di sofferenza del settore automobilistico erano giunti già durante il periodo di lockdown mondiale da cui lentamente tutte le nazioni stanno uscendo. Nei mesi scorsi, aziende come Renault e Nissan avevano dichiarato di avere grosse difficoltà temendo di dover procedere alla chiusura di alcuni stabilimenti.
La crisi però è mondiale e riguarda tutto il settore, un analisi dei dati forniti da Acea, associazione dei costruttori europei, negli ultimi cinque mesi (Gennaio-Maggio) ,rivela un calo di oltre il 40% nelle nuove immatricolazioni. Dato percentuale che si trasforma in numeri in 3.969.711 unità in meno immatricolate.

Il calo in Italia è un po’ più alto, si parla del 49,6% in meno. Quello del Bel Paese non è il dato peggiore, è il regno Unito, infatti, ad avere il nero primato con un calo del 89% seguito dalla Spagna con il 72.7% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Durante il mese di Maggio, rispetto ad Aprile, le cose sono leggermente migliorate ma il calo resta ugualmente a due cifre per tutti i 27 mercati dell’UE, segno che la ripartenza in cui si sperava alla fine del lockdown non è avvenuta, o comunque non nei numeri sperati.

La crisi, quindi, non ha risparmiato Fiat Chrysler Automobiles (FCA), che nel mese di maggio ha riscontrato un calo delle vendite Ue-Efta e Gran Bretagna su base annua del 49,9% a causa della pandemia. Lo studio condotto da Acea su FCA, riporta che la casa italiana ha immatricolato 44.099 auto contro le 101.498 del 2019, mentre nei primi 5 mesi dell’anno sono state vendute 225.592 auto nuove contro le 450.402 dei primi 5 mesi del 2019. Le azioni di FCA sul mercato sono scesa al 5.7% mentre nello stesso periodo dello scorso anno erano state al 6,5%.
La casa automobilistica Italiana registra però un lieve miglioramento nel mese di Maggio specie per alcuni brand, tra cui , Fiat e Jeep.

La crisi del settore automobilistico resta un nodo essenziale per la ripartenza economica, rappresenta, infatti, un indotto di posti di lavoro notevole nei paesi della comunità europea e di conseguenza anche in Italia.
E’ questo il motivo per il quale, le case automobilistiche, chiedono ai governi un adeguato piano di rilancio per le loro attività.