Riparte lo spettacolo in Campania con stile mediterraneo e d’avanguardia. I Foja saranno la trincea del nuovo modus operandi della Fase 3, con “Miracoli e Rivoluzioni”, spettacolo inaugurale de Napoli Teatro Festival Italia.
La band campana, Foja, dalle tonalità rock-folk e sprazzi di napoletanità aprirà le danze con uno spettacolo scenico musicale il prossimo 1 luglio alle ore 21.00 presso il Cortile della Reggia a Capodimonte.
In occasione della chermesse Napoli Teatro Festival Italia i Foja hanno prestamente risposto all’appello con uno spettacolo che promette emozioni sul piano scenico e musicale.
Diretto da Dario Sansone, la piece in due atti, come si evince dal titolo, innesta il “Miracolo” fatto d attesa e speranza nell’uscita dalla grottesca stasi lacerante della pandemia covid-19 e la spinta tumultuosa della inarrestabile chiassosità della gens partenopea: «Miracoli e Rivoluzioni” sono due termini di cui oggi più che mai abbiamo bisogno per affrontare il futuro, due parole a cui aggrapparci. Ripartiamo con un concerto dal vivo, felici di tornare a fare il nostro lavoro ma coscienti delle mille difficoltà che il settore dello spettacolo sta attraversando. Per questo spettacolo la vendita dei biglietti è già “sold out” e per quanto ne siamo contenti ci rendiamo conto che è frutto delle restrizioni imposte per la sicurezza anti assembramento. L’augurio è che le condizioni attuali possano cambiare in breve tempo permettendoci di offrire uno show per tutti i nostri fan». (Foja)
A far da sfondo all’esibizione dei Foja non saranno da meno le tematiche sociali, esistenziali e sentimentali, da sempre innervate nel canovaccio della loro produzione, secondo un copione-scaletta tra inediti e evergreen della band.
Attraverso giochi di illuminazioni e una formulazione architettonica d’avanguardia quasi cangiullesca, il marchio artistico musicale dei Foja cercherà di uscire dalla staticità dell’esibizione tradizionale e arriverà a toccare momenti di esibizioni aeree.
Un evento music-live essenziale per dimostrare in un momento catartico per l’arte, la voracità e la vitalità del fare arte dinanzi alle ristrettezze imposte dalla vigente normativa e una risposta ad hioc per realizzarla concretamente, pubblico permettendo.