E’ calcio malato, lo è sempre stato, ma non si smentisce mai. Infantino promette aiuti alle società che però, nel corso dei decenni, hanno sperperato ed ora si ritrovano debiti enormi. Il piano Marshall del calcio puzza a molti chilometri.
Il calcio malato chiede miliardi a pioggia: ecco il ‘piano Marshall’
Il Covid-19 ed il conseguente lockdown hanno messo in difficoltà anche il mondo del calcio. Un universo malato che, con questa ripresa ormai prossima e fissata per il 12 con la Coppa Italia ed il 20 con il Campionato di Serie A, ha dimostrato il proprio peggio. Proprio quando pesavamo che si fosse toccato il fondo (addio alla sportività ed alla competizione, ad esempio, passando sopra la salute) le brutte notizie arrivano addirittura dalla Fifa.
La notizia è che Gianni Infantino, presidente del massimo organo del calcio mondiale che riunisce 211 federazioni di calcio, ha annunciato una cosa molto dura da accettare. Un piano Marshall del calcio: miliardi a pioggia. E’ uno studio che la Fifa starebbe mettendo in piedi per inviare un contributo alle squadre di calcio: “Stiamo sviluppando un sistema gestibile – Ansa riporta così le parole di Infantino -, ma anche basato sulle esigenze. Vogliamo che il piano di agevolazione finanziaria abbia un’ampia copertura che includa il calcio femminile e che operi in modo moderno, efficiente e trasparente”.
Passi il calcio femminile, anche se è finanziato dagli stessi del calcio femminile nella stragrande maggioranza dei casi, ma davvero c’era bisogno di questo? Per rispondere alla domanda basta leggere la notizia di oggi riportata dai maggiori quotidiani italiani: la Roma, società della capitale, alla chiusura del bilancio il 30 marzo 2020 ha registrato un rosso di 126,4 milioni. In casa nostra il problema è serio, ma non soltanto da noi va detto, perché anche Inter e Milan non se la sono vista bene. All’estero l’andazzo non è diverso.
Tutte le colpe del calcio: stipendi faraonici, cartellini stellari e procure milionarie
Stipendi faraonici, quelli dei soli calciatori, cartellini ultra-valutati e procure milionarie (con commissioni sulle singole trattative) hanno messo in ginocchio moltissime squadre. Si spende, spesso male, ed oltre le proprie possibilità ed oltre ogni ragionevole dubbio. Su un sistema del genere, che aveva la possibilità di rallentare, arrivano invece segnali opposti: una ripresa in nome degli interessi economici ed addirittura un piano Marshall dalla Fifa.
Non si riesce a comprendere che le finanze del calcio sono allo stremo e che questo abbia fatto saltare tutto un sistema di valori che era intrinseco allo sport. Il calcio si imbarbarisce ulteriormente, consumato da veleni e polemiche che pure ci trascineremo per moltissimo tempo. Il calcio malato non solo non vuole guarire, ma non si rende conto nemmeno di essere malato.
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